Nella seduta del 16 luglio il Consiglio comunale ha approvato una mozione che chiede di affiancare al sistema attuale di controllo della qualità della refezione scolastica, l’azione di un soggetto terzo volto alla verifica del gradimento sia con rilevazioni dirette, sia con la somministrazione di questionari anonimi.
L’atto richiede la pubblicazione delle verifiche effettuate ad uso di tutti i cittadini, comprese le eventuali sanzioni comminate alle ditte.
Il provvedimento prende le mosse dalla constatazione, non nuova, del crescente numero di famiglie che rinuncia al servizio e da altri fattori problematici che concorrono a questo abbandono del servizio, come il suo costo e il gradimento della qualità del cibo che non accomuna tutte le famiglie.
In base a quanto comunicato in aula durante la discussione congiunta del provvedimento, che prevede la rimodulazione delle fasce Isee a base delle tariffe, in particolare per le scuole primarie e di una delibera che puntava direttamente al taglio delle tariffe, per l’esercizio di bilancio in corso non si potrà intervenire sugli aspetti economici del servizio.
Altri punti della mozione approvata riguardano la creazione di scambi di informazioni a tutti i livelli del servizio e tra questi e la città, ed un tavolo permanente comprendente tutti i soggetti deputati al controllo, associazioni di categoria dei settori agricoltura, filiere biologiche, ristorazione.
In collaborazione con le Università questi soggetti potranno essere anche impegnati in corsi di formazione sui temi dell’alimentazione, per docenti, famiglie e studenti.
E previsto il coinvolgimento di bambine e bambini in percorsi di percezione del gradimento del cibo, volto alla comprensione della qualità e del valore dello stesso.
La mozione invita anche a verificare la possibilità di recuperare i cibi già preparati e inutilizzati e a indicare per ogni piatto o ingrediente la provenienza del prodotto e l’eventuale carattere biologico e surgelamento.
Viene inoltre proposta la somministrazione di frutta e dolci in menù, invece che a pranzo a metà mattina.
S.L.