Meisino: partono i lavori, ma dialogo aperto con Consulta per l’ambiente e Comitato

Avranno inizio tra aprile e maggio i lavori di riqualificazione del parco del Meisino. Completato il piano di fattibilità tecnico economica, si sta completando la progettazione esecutiva. Seguiranno alcune verifiche tecniche alle quali seguirà l’apertura de cantiere. La fine degli interventi è prevista per settembre del prossimo anno. E’ quanto gli uffici tecnici hanno illustrato questa mattina nel corso della riunione della commissione Ambiente, presieduta da Claudio Cerrato, alla presenza degli assessori Francesco Tresso e Mimmo Carretta che hanno risposto ad alcune perplessità manifestate da alcuni consiglieri, dalla Consulta per l’Ambiente e dal Comitato Salviamo il Meisino.

L’area esterna all’ex galoppatoio, al parco del Meisino

Sottolineando come la fruizione del parco sarà regolamentata, hanno manifestato massima disponibilità, insieme al presidente della Commissione, ad un incontro con il direttore dell’Ente Parco del Po e ad effettuare un sopralluogo nei luoghi dove dovrebbero essere sistemate alcune strutture sportive. Per quanto riguarda la pista di ciclocross, è stato spiegato, saranno utilizzati i sentieri già esistenti, al massimo con alcune paline per la segnalazione del percorso.

La pump track, pista con dune e dossi e curve paraboliche da percorrere in bici, che ha destato alcuni dubbi sul luogo di realizzazione, sarà spostata per salvare pioppi di oltre 150 anni. Non saranno abbattuti alberi ma verrà effettuata solo una pulizia per la sicurezza dell’area.

Restano dubbi sull’impatto del carico antropico sul parco, una volta riqualificato e regolamentato, e la richiesta di una gestione partecipata. Gli assessori hanno spiegato che il modello di gestione sarà quello di una fondazione di partecipazione con un indirizzo pubblico, sul modello della Fondazione Mirafiori.

Hanno rassicurato anche sulla cantierizzazione che riguarderà, al 99%, la struttura dell’ex galoppatoio militare, avanzando la proposta di una regia di cantiere, con un contatto costante tra i tecnici del verde, i tecnici dell’Ente parco e la Consulta per l’ambiente.

Federico D’Agostino