Medicina protetta alle Molinette per le persone detenute

Il neo direttore del reparto dei detenuti dell’ospedale Molinette di Torino, Roberto Pedrale, che dal 1° agosto 2023, per i prossimi cinque anni, guida la struttura, è intervenuto nella seduta dell’8 settembre 2023 della Commissione Speciale Legalità e Diritti delle persone private della libertà personale, presieduta da Luca Pidello (PD), alla presenza della Garante comunale dei detenuti, Monica Gallo.

Il direttore, chiedendo di non definirlo più ‘Repartino’, ha spiegato che si tratta di un luogo di medicina protetta, nato durante gli ‘Anni di piombo’, dedicato a pazienti sia uomini che donne, anche minorenni (questi ultimi seguiti da personale del ‘Ferrante Aporti’), con tutte le specialità presenti.

Fa parte di una rete sanitaria regionale in ambito penitenziario. È un hub ospedaliero da 19 posti letto, di bassa e media intensità. I posti effettivamente operativi ora sono però 17, perché c’è un ‘ovulatorio’, ovvero una zona dedicata a soggetti che hanno ingoiato o si presuppone abbiano ingoiato ovuli di droga.

Sono diverse le problematiche da affrontare ogni giorno ha spiegato Pedraleanche perché si tratta di soggetti fragili e che talvolta non parlano l’italiano. Viene infatti anche richiesta una formazione specifica agli operatori.

Nel dibattito in Commissione, il presidente Luca Pidello (PD) ha chiesto informazioni sui decessi nel nosocomio e sulle prospettive del reparto legate alla costruzione del nuovo ospedale Maria Vittoria, Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) e Alberto Saluzzo (PD) sulla capienza, Amalia Santiangeli (PD) sulle modalità di ricovero e sui detenuti che rifiutano di alimentarsi, Silvia Damilano (Torino Bellissima) sulle partorienti, Ivana Garione (Moderati) sul personale presente e sulle cure psicologiche e psichiatriche.

Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha invece domandato approfondimenti sulla gestione sanitaria all’interno del carcere, Ludovica Cioria (PD) sulle persone provenienti o destinate ai Centri per il rimpatrio, Pietro Tuttolomondo (PD) sulla presenza di pazienti detenuti al Maria Vittoria, Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) sulla gestione delle terapie intensive, non protette dal punto di vista della sicurezza, Pierino Crema (PD) sulle autorizzazioni per i ricoveri e sui tempi di degenza.

Infine, l’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli, ha chiesto ragguagli sull’impatto della pandemia sui detenuti e sulla salute di donne e minori.

È intervenuta anche Monica Gallo, garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Torino, secondo la quale il reparto funziona bene e le prospettive future sono buone, che ha domandato maggiore attenzione alla mediazione culturale e alla gestione dei minori.

Massimiliano Quirico