Nella seduta del Consiglio Comunale di Torino dell’11 maggio 2020 è intervenuto l’assessore Alberto Unia a fornire comunicazioni sullo “stato dell’arte della distribuzione delle mascherine ai torinesi che l’Amministrazione ha scelto di far distribuire dagli amministratori di condominio”, così come richiesto dal capogruppo PD Stefano Lo Russo.
Nel suo intervento, l’assessore Unia ha ringraziato il consigliere per avergli dato la possibilità di fare ulteriore chiarezza sulle modalità di distribuzione delle mascherine.
La consegna – ha spiegato – è articolata in due fasi: la prima sta avvenendo con l’intermediazione degli amministrazioni di condominio, la seconda avverrà tramite dipendenti della Città e volontari.
Dal 4 maggio – ha detto – la Città ha iniziato le operazioni per distribuire le prime 176mila mascherine (acquistate dalla Regione Piemonte) tramite gli amministratori di condominio, che attraverso il portale web Torino Facile hanno potuto prenotare il ritiro presso le sedi delle Circoscrizioni, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 16.30.
Non ci sono costi per la città – ha chiarito Unia – dato che gli amministratori operano a titolo volontario.
Ha quindi spiegato che altre mascherine sono arrivate oggi dalla Regione: per queste da domani inizierà la distribuzione agli amministratori di condominio, ai quali – ha precisato – non è imputabile alcun ritardo.
In totale – ha concluso – alla Città sono arrivate sinora 472mila mascherine.
Si è quindi svolto un dibattito.
Stefano Lo Russo (PD): Certamente gli amministratori di condominio non sono colpevoli dei ritardi: è la logistica del Comune di Torino che è stata inefficace. C’è stata un’enorme sottovalutazione. La modalità di distribuzione non ha funzionato, tant’è che oggi la stragrande maggioranza dei torinesi non ha la mascherina. Sarebbe stato meglio incaricare le farmacie, utilizzando la tessera sanitaria. In che data ce l’avranno finalmente tutti?
Francesco Tresso (Lista civica per Torino): Non tutto ha funzionato bene, come aveva promesso l’assessore Unia una settimana fa. L’operazione è stata condotta male, sin dall’inizio, dalla Regione Piemonte, in modo demagogico. Non ci sono monitoraggio, né profilatura dei bisogni e serviva una comunicazione più efficace. Credo ci sarebbero potuti usare metodi migliori, ad esempio utilizzando le tessere sanitarie. Mi auguro si possa sopperire al più presto alle attuali lacune amministrative.
Raffaele Petrarulo (Lista civica Sicurezza e Legalità): La Città è partita in ritardo con la distribuzione: occorreva una concertazione tra la Regione Piemonte e il Comune. E chi e come controlla che tutti abbiano ottenuto le mascherine?
Deborah Montalbano (DemA): Molti amministratori di condominio hanno tentato di prenotare il ritiro delle mascherine attraverso la procedura on line, ma hanno trovato le prenotazioni bloccate. Perché?
Silvio Magliano (Moderati): Non entro nel merito della gestione da parte della Regione Piemonte, che sul tema ha fatto uno spot elettorale, riversando poi le problematiche sulle Amministrazioni locali. E ancora oggi ci sono problemi sulle mascherine, a cominciare dalla questione dell’Iva. Si potevano usare farmacie, poste, associazioni di volontariato e parrocchie per la distribuzione, ma ora vorrei comunque capire come forniremo mascherine ai cittadini più in difficoltà, soprattutto persone anziane e con disabilità.
Federico Mensio (M5S): Bisognerebbe rivolgersi alla Regione Piemonte per conoscere numeri, modalità di produzione e tempistiche di consegna delle mascherine. La Città ha distribuito tutte le mascherine che ha ricevuto e non vedo come avrebbe potuto operare meglio. L’onere non sarebbe stato sostenibile per le farmacie e il primo lotto di mascherine ricevuto non sarebbe comunque bastato a rifornirle tutte. Ringrazio l’Anaci e le altre associazioni per l’ottimo lavoro svolto.
Aldo Curatella (Misto di Minoranza): Non entro nel merito di chi sia la colpa sui ritardi, ma la Città quando ha iniziato a programmare la distribuzione, almeno alla popolazione più fragile? La necessità di farlo si conosceva già molto prima del 4 maggio, almeno un mese e mezzo prima! La Città ha aspettato la Regione Piemonte?
Al termine del dibattito, è intervenuto per una breve replica l’assessore Unia, che ha ribadito che non ci sono stati ritardi da parte della Città nelle distribuzione delle mascherine. Sono state consegnate tutte le 176mila mascherine ricevute fino a venerdì scorso: “Il meccanismo ha funzionato benissimo e la situazione è sotto controllo” – ha affermato. Termineremo la distribuzione – ha concluso – quando avremo tutte le mascherine dalla Regione.
Massimiliano Quirico