Se ne era già parlato a marzo durante un incontro a Palazzo Civico, del libro “Maria Tettamanzi e il Diario di un due di briscola” edito, o meglio ristampato, a cura dell’Associazione consiglieri emeriti della Città di Torino. Ma la presidente del Consiglio comunale ha voluto ripresentarlo ad una platea più ampia, questo pomeriggio in occasione del Salone Internazionale del Libro, in un incontro dove il titolo evocativo “La vita partigiana di una donna”, racconta già ampiamente il contenuto del libro. L’autobiografia di Maria Tettamanzi racconta la sua esperienza di partigiana combattente con scrittura dal tono misurato, senza indulgere ad eroismi ma senza nascondere la crudeltà e le infamie di fascisti e nazisti e il coraggio di #partigiani e antifascisti. Un libro che si chiude con la #Liberazione e la necessità di cancellare l’orrore di quel tempo, anche attraverso la nomina di istituzioni democratiche. All’incontro di oggi, moderato dalla giornalista Maura Fassio, erano presenti, oltre alla presidente del Consiglio comunale, la consigliera emerita Maria Grazia Sestero, Barbara Berruti direttrice dell’Istoreto – Istituto piemontese per la Storia della Resistenza, Torino, oltre all’attore Danilo Bertazzi che ha letto alcune pagine del libro. In sala, come ospiti, c’erano anche la figlia di Maria Tettamanzi, Natalia e il presidente dei consiglieri emeriti Giancarlo Quagliotti. Il dibattito è servito anche per ricordare, da parte di tutte le relatrici, l’importanza della figura femminile durante la #Resistenza e come, nella narrazione di una lotta corale fatta da persone con convinzioni e ideali anche molti diversi fra loro ma uniti nella lotta al nazifascismo, per troppo tempo il contributo e il ruolo determinante delle donne partigiane sia stato lasciato ai margini.
Marcello Longhin