La storica Manifattura Tabacchi di Regio Parco, a quasi trent’anni dalla fermata definitiva delle linee di produzione delle MS, si avvia a diventare uno dei fulcri della riqualificazione della periferia Nord della città: un’operazione interamente progettato e realizzato dal settore pubblico.
Nel maggio del 2022 era stato firmato un protocollo d’intesa tra Comune, Demanio, Università, Politecnico e altri soggetti, per ridefinire l’area della ex Manifattura Tabacchi: in totale, allo stato attuale, circa 66.000 mq di superficie calpestabile (che scenderanno a 45.000). Definite le necessità e le relative disponibilità dei vari enti, si avrà a breve la stipula di un accordo attuativo tra i vari enti statali, locali e universitari, con precisi impegni, anche finanziari, da parte delle singole istituzioni.
La Manifattura Tabacchi, così come i lotti attigui – ad esempio la ex FIMIT, fabbrica di materiali isolanti dismessa nel 1998 – avrà un futuro con ricadute positive su tutto il quartiere circostante, su tutta la periferia nord est della città. Le prospettive dell’operazione sono state illustrate durante i lavoro della II commissione Urbanistica, presieduta da Tony Ledda, dall’assessore Mazzoleni e da dirigenti del Demanio.
L’ex comprensorio industriale – composto in parte da edifici storici tutelati dalla Soprintendenza – diventerà un polo universitario con spazi didattici e residenza per studenti, nonché sede di archivi e di servizi pubblici. Verrà inoltre allestita quale spazio verde, aperto al pubblico, la zona alle spalle della ex Manifattura, che lambisce la sponda del fiume, collegando fisicamente il Parco della Confluenza con i Vivai Reali, che saranno riportati alle loro potenzialità. In tutto questo, sarà cruciale l’intreccio la realizzazione della linea 2 della metropolitana, per la quale è prevista una stazione a circa 500 metri dall’attuale Manifattura.
A questo proposito, l’assessore ha ribadito che entro fine anno dovrà esserci l’appalto integrato, dopo di ché si avvierà la progettazione esecutiva: i primi lavori potrebbero anche avere inizio – si presume – tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025. Molto partecipato il dibattito, con domande e contributi alla discussione da parte dei consiglieri e consigliere Firrao, Pidello, Catizone, Greco, Garcea e Conticelli, oltre che del presidente Ledda e di un rappresentante della Consulta per l’Ambiente.