Lunedì 14 settembre riaprono i cancelli delle scuole torinesi, anche quelli di materne e nidi. Un ritorno tra i banchi tanto atteso quanto temuto dalle famiglie e da bambini, bambine, ragazzi e ragazze. Per capire come la Città si è preparata ad affrontare la complicata ripartenza delle attività, i consiglieri della Quinta Commissione, questa mattina, hanno incontrato in videoconferenza l’assessore competente per materia e i tecnici dei Servizi educativi del Comune, che hanno illustrato modalità e meccanismi per affrontare l’anno scolastico in sicurezza.
Il quadro di riferimento in cui si è mossa l’Amministrazione è quello nazionale, dettagliato: dal Piano scuola del Ministero dell’Istruzione del 26 giugno, contenente le misure per le scuole dell’obbligo e alcune linee metodologiche, più generiche, per la scuola dell’infanzia; dal Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia del 3 agosto, con le indicazioni per riaprire in sicurezza le strutture educative e scolastiche a settembre; dal Protocollo di intesa per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19 per l’anno 2020/2021, siglato dal Ministero e dalle organizzazioni sindacali di categoria il 14 agosto; dal decreto del Presidente della Giunta regionale n. 88 del 27 agosto, che stabilisce il rapporto numerico fra personale educativo e bambini nei servizi educativi da zero a tre anni; dal Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sul COVID 19 con le indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-Cov2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia del 28 agosto, dal Decreto n. 95 del Presidente della Regione Piemonte del 9 settembre contenente le Linee d’indirizzo per l’apertura delle scuole nella nostra regione.
Nonostante qualche ritardo per le prescrizioni sulla sicurezza, la volontà dell’Amministrazione è stata ed è quella di garantire la massima sicurezza all’interno delle scuole dell’infanzia mantenendo elevato il livello della qualità pedagogica delle relazioni e delle esperienze educative. Nello specifico, significa che bambine e bambini saranno messi nella condizione di potersi esprimere con naturalezza e senza costrizioni. E’ per questo che la prevenzione non sarà organizzata mediante il distanziamento fisico, probabilmente impossibile da ottenere con bambini così piccoli, quanto su alcune modalità organizzative: la stabilità dei gruppi di lavoro e delle sezioni, l’organizzazione degli spazi, gli aspetti organizzativi. Inoltre, l’accesso alle strutture per accompagnare i piccoli, sarà consentito ad un solo genitore dotato di mascherina, che non è prevista per i bambini sotto i sei anni. Infine, un bambino che dovesse presentare sintomi, sarà accudito dal personale, fino all’arrivo di un familiare, in un locale separato. Dovrà poi essere il genitore a contattare il pediatra per valutare il caso ed eventualmente segnalarlo al servizio di igiene di competenza per l’avvio dell’inchiesta epidemiologica e l’applicazione delle misure di quarantena e isolamento fiduciario.
Marcello Longhin