Lo Sporting Dora chiede aiuto al Comune

In corso Umbria, quello che fino agli anni Novanta era il circolo che dal 1938 ha ospitato il dopolavoro aziendale della Michelin (il Michelin Sport Club) corrisponde al complesso ancora intatto gestito dall’odierno Sporting Dora.
Su una superficie totale di 22mila metri quadrati (di cui 5mila interni) ospita i circoli ricreativi ex Italgas e Michelin e una quindicina di associazioni; le proposte spaziano dal ballo al tango argentino e alla scherma, dal calcio a 5 al pattinaggio artistico fino al tennis, passando dalle attività culturali come i corsi di musica, teatro e una sala di registrazione.
L’area è stata visionata dalla Commissione Cultura di Palazzo civico con un sopralluogo organizzato il 20 novembre. I consiglieri comunali hanno ascoltato l’amministratore dell’impianto, Massimo Serafino: “Abbiamo bisogno di un aiuto per ristrutturare i muri perimetrali e sistemare gli impianti della palazzina storica centrale per usare al meglio il grande teatro. La struttura è di proprietà della società Bramante Srl che dovrebbe farsene carico, ma purtroppo non risponde e noi non possiamo permetterci di sostenere spese così ingenti”.
Il Comune è proprietario del suolo ma non delle strutture: “Il diritto di superficie – ha sottolineato l’assessore comunale, Marco Giusta, presente all’incontro – spetta alla Bramante fino al 2066, per cui non possiamo eseguire lavori di manutenzione e ristrutturazione”.
“Il percorso migliore – ha detto il presidente della Commissione, Massimo Giovara – è intervenire il prima possibile per accompagnare questa realtà verso la partecipazione a qualche bando, per consentire agli amministratori di adeguare la struttura teatrale alle normative vigenti”. Giovara ha preannunciato una seduta di Commissione per approfondire il tema, alla presenza degli attori coinvolti a vario titolo nella vicenda.
Anche la Circoscrizione è interessata alle prospettive dello Sporting Dora. Il presidente della ‘Quattro’, Claudio Cerrato, ha commentato: “Si tratta di un gioiello architettonico che, se rimesso a nuovo, ha le potenzialità per diventare un polo di attrazione cittadino”.

(r.t.)