Sono 206 le opere esposte al primo piano di Palazzo Madama: 30 della collezione del museo, tutte le altre provenienti da raccolte private.
Sono le maioliche della mostra “L’italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica”, in programma sino al 14 ottobre 2019.
Un prezioso allestimento, curato da dall’inglese Timothy Wilson, uno dei massimi esperti mondiali di maioliche del Rinascimento – che ha anche tenuto una lectio magistralis nella giornata inaugurale dell’esposizione – in collaborazione con Cristina Maritano, conservatrice di Palazzo Madama.
È una mostra di livello internazionale, resa possibile grazie alla generosità di diversi collezionisti privati, che racchiude capolavori di Xanto Avelli e Nicola da Urbino e di altri grandi maiolicari, che hanno operato in particolare in Umbria, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento.
Un progetto nato due anni fa, su proposta del direttore del museo Guido Curto, che – come ha affermato la vicepresidente del Consiglio Comunale, Viviana Ferrero, intervenuta all’inaugurazione del 12 giugno in rappresentanza della Città di Torino – vuole raccontare la bellezza di un periodo artistico eccezionale per l’Italia, attraverso una fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato.
Dopo Torino, la mostra farà tappa al Palazzo ducale di Urbino, città nota per le sue ceramiche, esportate in tutta Europa.
Massimiliano Quirico