La commissione speciale Contrasto fenomeni di intolleranza e razzismo ha ospitato, ieri pomeriggio, una delegazione dell’Istituto comprensivo Pacinotti, guidato dalla dirigente Maria Grazia Di Clemente, per approfondire i risvolti della mozione “La scuola non odia” approvata nel dicembre dell’anno scorso dal Consiglio d’istituto della scuola che ha sede nel quartiere San Donato. Un’audizione nata sulla scia di un’interpellanza già discussa in Sala Rossa, che chiedeva all’Amministrazione di promuovere la mozione approvata dalla Pacinotti all’interno dei servizi per l’infanzia della Città, coinvolgendo insegnanti e famiglie. Nella seduta di ieri, insieme alla dirigente è intervenuta in commissione anche una delle insegnanti, Elisabetta Primavera, fra le principali promotrici del documento. Primavera, insegnante di Lettere, ha raccontato le motivazioni che hanno portato la scuola ad adottare la mozione: alunni nati nel nostro Paese ma con origini lontane e molto differenti fra loro, contesti sociali diversi, la necessità di colmare vuoti valoriali e di un’operazione di inclusione allargata a tutti coloro che ne hanno bisogno. Una mozione nata per condividere gli obiettivi della Commissione parlamentare Segre, per dare risposte ad un crescente clima di odio razziale che invade la nostra società ma non corrisponde al sistema di valori che la scuola vuole trasmettere, basato su integrazione ed inclusione e sulla visione solidaristica della nostra Costituzione. Un impegno che i docenti della Pacinotti hanno voluto assumersi in prima persona perché, scrivono nel testo della mozione, serve prendere posizione: “perché il silenzio, oggi, è un lusso che non ci possiamo permettere”.
Marcello Longhin