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Torino – città degli aironi se pensiamo che è una delle rare località europee dove vive una garzaia residente – vanta oltre duecentocinquanta specie di volatili nidificanti che superano le cinquecento se consideriamo i transiti dei migratori. Lo riferisce l’associazione Lipu dalla voce del vicepresidente Riccardo Ferrari, ascoltato oggi pomeriggio a Palazzo civico in Commissione Ambiente, che davanti ai Commissari coordinati da Amalia Santiangeli ha ricordato figure e passaggi emblematici dell’ornitologia torinese: F.A. Bonelli (alla cui figura è intitolata l’omonima aquila); G. Martorelli; la nascita dell’atlante urbano della Città di Torino negli anni Ottanta del secolo scorso; le rilevazioni via via più precise nel corso degli ultimi decenni. Quali sono gli uccelli simbolo della nostra comunità? Lipu cita i rondoni danzanti frenetici davanti a Palazzo Madama nella bella stagione; uccelli acquatici come il moriglione e la moretta al Meisino: il codirosso che incrociamo nei giardinetti. Torino si caratterizza per tre zone di biodiversità: il Meisino alla confluenza dei fiumi; i Laghetti Falchera; la collina. Resta da capire come le specie se la cavano nell’ambiente urbano. Meno peggio di quanto si potrebbe pensare: il divieto di caccia; il minor disturbo; le temperature più alte; le risorse alimentari rendono la metropoli un habitat in parte ospitale, senza dimenticare le criticità: inquinamento; il cibo meno adatto; l’inquinamento luminoso che ne modifica i ritmi; il rischio di impatto con i veicoli e le infrastrutture; le trappole ecologiche. I Commissari Borasi – De Benedictis – Viale e la presidente Santiangeli sono intervenuti al dibattito e nella sorpresa generale Ferrari ha smentito l’opinione diffusa di un numero eccessivo di cornacchie e corvi in città: “c’è una percezione distorta, sono predatori molto visibili e per questo sembrano moltissimi; in realtà svolgono da sempre una funzione assegnata loro da madre natura”. Chiediamo maggiore diffusione della conoscenza del mondo naturale, ha concluso Ferrari; “i Regolamenti comunali in materia (Verde e Tutela animali) tengono conto delle molte criticità sul territorio”.
(Roberto Tartara)