Da tempo, il ponte di corso Regina Margherita non é più attraversato, nella sua parte centrale, dai mezzi di trasporto pubblico. Stessa cosa per quanto riguarda l’area centrale di corso Gabetti, fino a piazza Hermada.
Dall’uscita di scena della vetture bidirezionali della serie 7000, prodotte dalla Fiat Savigliano, della linea 3, diversi anni fa, l’area è rimasta in parte in situazione di abbandono e solo in tempi recenti utilizzata per iniziative ricreative culturali nell’ambito del progetto Precollinear park realizzato dall’associazione Torino Stratosferica.
Tuttavia, soprattutto sul ponte di corso Regina Margherita, in particolare nella stagione estiva, spesso affiora un verde incolto con erba e arbusti. Per questo, il consigliere Enzo Liardo (FDI) ha proposto, attraverso una mozione discussa questa mattina nel corso della riunione congiunta delle commissione Trasporti e Ambiente, che sia sviluppato un progetto che consenta il transito riservato a mezzi di trasporto e di soccorso.
I tecnici del Comune hanno spiegato che, secondo Gtt, l’obiettivo è quello di ripristinare la linea 3 con tram bidirezionali, non essendo tecnicamente possibile realizzare un anello di binari per l’inversione di marcia, in piazza Hermada.
Anello, invece, realizzabile alla Falchera in prossimità del capolinea della linea 4, oggi servita da mezzi bidirezionali.
I nuovi tram unidirezionali, in arrivo nella prima e nella seconda metà del 2023, potranno così essere collocati sulla linea 4, liberando i mezzi bidirezionali sulla linea 3.
Restano da definire i tempi per la progettazione e l’affidamento dei lavori per le modifiche strutturali. Anche per questo, il firmatario del documento ha richiesto di aggiornare successivamente la discussione.
Nel corso della commissione, in precedenza, era stata discussa una mozione presentata da Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima), con la quale proponeva l’istituzione di uno speaker corner in alcune aree della città. Il proponente, a fronte delle proposte emerse nel dibattito, ha chiesto di mantenere aperta in Commissione la discussione per ulteriori approfondimenti.
Federico D’Agostino