L’impegno delle cooperative Mirafiori e Biosfera per contrastare il disagio giovanile

Doppia audizione nella seduta del 7 marzo 2025 della Quarta Commissione consiliare, presieduta da Vincenzo Camarda (PD).

Sono stati ascoltati i rappresentanti di due cooperative attive a Torino nel sociale: Mirafiori e Biosfera.

Il presidente della cooperativa sociale Mirafiori, Luca Cordaro, ha illustrato le attività dell’ente, nato nel 1988 nel quartiere Mirafiori, che ora opera in tutta la città, occupandosi in particolare dell’accompagnamento di persone fragili, soprattutto minorenni

Nasce come servizio di educativa territoriale di quartiere e adesso gestisce servizi in alcune Circoscrizioni per sostenere i minori, in diversi contesti: dalla scuola alla famiglia. La cooperativa aiuta ragazze e ragazzi a superare le difficoltà psicologiche (come depressione e disturbi del comportamento alimentare) nell’inserirsi nei contesti sociali. Vengono proposti sostegni all’autonomia e all’inclusione, anche attraverso attività culturali (teatrali, cinematografiche, musicali, ecc.) per offrire opportunità di svago, affiancate a quelle socio-sanitarie, anche in collaborazione con il Centro del protagonismo giovanile di Mirafiori, la Città di Torino e altre realtà del Terzo settore.

La cooperativa si occupa inoltre delle donne vittime di violenza, gestendo una casa rifugio da una decina di anni e due Centri anti-violenza nel Torinese, e anche di uomini autori di violenza, favorendo percorsi riparativi, per contrastare le recidive.

L’ente gestisce pure un condominio sociale di via Gessi, dove è attivo un servizio di portierato sociale, e un ristorante all’interno della Casa del quartiere La Casa nel Parco, dove è presente un laboratorio culinario, che accoglie anche persone detenute.

Daniela Prioglio, presidente del cooperativa Biosfera, ha quindi illustrato le attività dell’ente, nato per offrire sostegno a bambine e bambini e famiglie.

Oggi gestisce quattro case di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e un centro per persone con disabilità mentale lieve, cercando di favorire l’inserimento lavorativo.

Per quanto riguarda le problematiche incontrate nell’accogliere i minori stranieri, la presidente ha segnalato la necessità di attivare percorsi sanitari più strutturati. Ha poi lamentato la difficoltà nel reperire operatrici e operatori qualificati, spesso sottopagati, e nel trovare alloggi per i minori stranieri.

Nel dibattito in Commissione, Tony Ledda (PD) ha ringraziato le due cooperative per l’impegno nel sostenere i giovani, in particolare nel contrasto al disagio psichico, evidenziando la necessità di stanziare maggiore risorse per il supporto socio-sanitario ai minori.

Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia), nell’elogiare il lavoro svolto dai due enti e lamentando l’assenza dell’assessore Jacopo Rosatelli, ha auspicato un maggiore impegno dell’Assessorato sui temi dell’assistenza.

Angelo Catanzaro (PD) ha chiesto approfondimenti sugli utenti coinvolti, sugli operatori in servizio e sul supporto psicologico offerto.

Soprattutto dopo il Covid, è fondamentale intervenire per contrastare il disagio giovanile – ha evidenziato Valentino Magazzù (PD).

La Città è molto attenta alle tematiche dei minori e investe da tempo risorse importanti – ha ribadito Pierino Crema (PD), chiedendo maggiori informazioni sull’accoglienza dei minori stranieri.

Per Ludovica Cioria (PD) la Città e l’assessore Rosatelli conoscono benissimo le due cooperative, dei veri pilastri per Torino, che svolgono un lavoro “di frontiera”. Ha quindi auspicato un maggiore riconoscimento delle professionalità di operatori e operatrici sociali.

L’Amministrazione conosce i temi e si impegna molto, a differenza della Regione Piemonte – ha sostenuto Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista).

Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani) ha domandato approfondimenti sulla situazione del disagio sociale negli ultimi dieci anni e sul tasso di abbandono delle persone minori prese in carico.

In conclusione, il presidente Vincenzo Camarda (PD) ha ringraziato i due enti per l’importante focus sui minori stranieri accompagnati. Serve un lavoro preventivo – ha detto – e un affiancamento da parte dell’Amministrazione statale e regionale, con fondi adeguati, anche per la gestione ordinaria, che stiamo chiedendo, anche attraverso l’Anci.

Massimiliano Quirico