Le comunità romena e moldava sono una presenza ormai stabilmente consolidata sul territorio piemontese. I numerosi progetti d’integrazione sviluppati negli anni, in collaborazione fra le associazioni che rappresentano le #famiglie provenienti dai due paesi dell’Europa dell’est e l’Amministrazione, sono stati presentati questa mattina durante una seduta della commissione Pari opportunità, presieduta da Cinzia Carlevaris, e alla quale ha partecipato una rappresentanza del Consolato generale di Romania a Torino. Per illustrare nel dettaglio una parte di quei progetti è intervenuto Massimiliano Ziella, delegato di FARMP – Federazione delle Associazioni Romene e Moldave del Piemonte, nata nel 2018 in occasione dei cento anni della #Romania moderna, con l’obiettivo di coordinare le attività di sedici associazioni operative nella nostra regione, in un percorso comune. Incubatore di esperienze e competenze, Ziella ha spiegato che FARMP vuole contribuire a rafforzare il senso di unità delle due #comunità e, contemporaneamente, favorire il dialogo interculturale e la cooperazione con la Città, attraverso azioni mirate. Ecco allora svilupparsi il progetto #Torino antirazzista, con l’obiettivo evidente di diminuire distanze e pregiudizi, la collaborazione con i Servizi educativi per i giovani immigrati di seconda e terza generazione o, ancora, le attività di volontariato, tanto più significative in questo periodo di pandemia, il coinvolgimneto in progetti sociali e l’aspirazione a partecipare alla vita politica della città. Perchè le due comunità si sentono ormai parte di questo territorio: “Non vogliamo solo dimostrare che ci siamo – dicono dal Consolato – ma percorrere un tratto di strada insieme, come evidenzia, ad esempio, il fatto che molte famiglie romene decidono di chiamare i nuovi nati con nomi italianizzati”. Le associazioni, insomma, sono al lavoro per rendere possibile il traguardo di una casa comune, senza che debbano necessariamente perdersi le radici culturali con il Paese d’origine, una grande nazione europea che rappresenta la più grande comunità straniera in Italia.
Marcello Longhin