Agli amanti delle passeggiate nel verde cittadino potrebbero essere già comparsi. Le pettorine indossate da gruppetti di volontari si palesano con frequenza costante in alcuni parchi e giardini pubblici della città da quasi un decennio. Donne e uomini disponibili alla causa comune che svolgono interventi di piccola manutenzione dei parchi per ricreare il bello preesistente attraverso opere di ‘agopuntura’ urbana.
Dall’inizio del 2013 con ‘Torino spazio pubblico’ è attivo un progetto della nostra amministrazione municipale nato per accogliere le proposte dei concittadini che segnalano spazi verdi da curare. Sono messi nelle condizioni di intervenire ma come ha evidenziato il responsabile del progetto, Giulio Taurisano, non sostituiscono mai l’azione del settore del Verde pubblico del Comune.
Taurisano ha presentato ‘Spazio pubblico’ a Palazzo civico, invitato dalla Commissione Ambiente a raccontare ai Commissari le caratteristiche dell’iniziativa che in questi anni ha coinvolto millecinquecento persone in centotrentuno aree torinesi. Gli interventi in corso sono trentuno. Prima della pandemia i volontari erano un migliaio tra fissi e occasionali, mentre oggi sono scesi a circa trecentocinquanta unità. Chi sono i volontari? Umanità varia, se scorriamo l’elenco delle provenienze: cittadini, pensionati, studenti, persone con diverse abilità, immigrati, disoccupati, tirocinanti universitari, giovani del servizio civile, lavoratori di pubblica utilità, adulti e minori ammessi a misure alternative alla pena, studenti sospesi, cantieristi. Alcuni hanno raccontato la loro esperienza ai Commissari, come Davide Bena, insegnante del liceo Gobetti, che ha coinvolto una classe di studenti a farsi parte attiva nella manutenzione di Villa Genero. Non è un caso unico, viste le tante collaborazioni con le scuole e i genitori degli studenti nel corso del tempo. Ma l’apertura alle intese di ‘spazio pubblico’ è vasta: uffici e settori del Comune, associazioni, cooperative, comitati e con aziende interessate a sviluppare attività di team building, Non sono mancate collaborazioni minori con bar e trattorie nei quartieri come il coinvolgimento di rifugiati e richiedenti asilo. Tutti pronti a dare una mano per migliorare l’ambiente, anche perché il motto è ‘nessun obbligo’; la modalità di iscrizione è gratuita, non vincolante e si ottiene attraverso la compilazione di un semplice modulo reperibile dal sito (www.comune.torino.it/verdepubblico/torino-spazio-pubblico/). Quest’ultimo garantisce un’assicurazione contro ogni eventuale infortunio e R.C. per tutti gli over 16.
Unanime l’apprezzamento da parte dei Consiglieri comunali intervenuti: Diena, Tosto, Garione, Santiangeli, Ciampolini, S. Damilano. Plauso anche da parte dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni.
Il presidente della Commissione, Claudio Cerrato, ha preannunciato un sopralluogo dei Commissari in un luogo curato da ‘Spazio pubblico’ nel corso dei mesi estivi.
(Roberto Tartara)