Lavoro, trasporti e ostacoli in strada: le difficoltà per i non vedenti

Una pianta della città, con le indicazioni in codice Braille

Un’occasione di conoscenza ma anche per mettersi a disposizione dell’Amministrazione comunale per affrontare e dare risposte ad alcuni problemi. E’ questo lo spirito con cui l’Unione Italiana Ciechi, con il presidente Giovanni Laiolo e il consigliere Giuseppe Savatino, si è presentata alla commissione Sanità e Servizi sociali, presieduta da Vincenzo Camarda.

L’associazione, presente in tutte le province d’Italia, ha la rappresentanza della tutela dei non vedenti verso lo Stato e verso gli enti pubblici, occupandosi di persone di ogni fascia di età, dalla nascita, all’età scolastica, all’università, al mondo del lavoro e agli anziani.

Laiolo ha evidenziato come, negli anni, alcune criticità legate all’accessibilità della città da parte di non vedenti, siano in parte state affrontate.

Tuttavia restano aperte alcune questioni legate, in particolare, al lavoro, ai trasporti e alla percorribilità dei marciapiedi occupati da monopattini e dehor.

Per l’avvento di nuove tecnologie, sta scomparendo il mestiere del centralinista, ricoperto in passato prevalentemente da persone cieche ma applicazioni di smartphone e computer consentirebbero il coinvolgimento dei soggetti non vedenti anche in ambiti lavorativi.

Non riguarda, invece, tanto il tema delle barriere architettoniche la fruibilità dei mezzi pubblici, quanto piuttosto le barriere sensoriali, con la disattivazione di avvisi vocali relativi all’indicazione delle fermate che crea evidenti problemi. Secondo l’Associazione, sul 50% di bus o tram i sintetizzatori vocali non sono attivi.

Gli ospiti della Commissione, poi, si dichiarano assolutamente a favore della mobilità sostenibile ma denunciano ancora troppe situazioni di intralcio sui marciapiedi dovuti alla presenza di monopattini o di tavolini dei dehor, soprattutto nella zona centrale della città.

Chiedono che possa essere riconsiderata l’ipotesi dell’utilizzo dei buoni taxi, introdotti nel lontano 1978 e sospesi dal 2012 e che siano individuate priorità per la collocazione di semafori sonori per alcuni attraversamenti pedonali.

Diversi gli interventi da parte dei consiglieri che hanno sottolineato la necessità di dare continuità ad incontri come quelli odierni.

Il presidente Camarda, in particolare, ha espresso la volontà di un coinvolgimento, su questo tema, di tutti gli assessori che, a vario titolo, sono coinvolti nell’agevolare la vita dei non vedenti, in ogni ambito della città, garantendo diritti di accesibilità e inclusione.

Federico D’Agostino