Una giornata tra storia e futuro quella trascorsa a Palazzo Civico dalle imprenditrici e dalle dirigenti d’azienda appartenenti all’Aidda, l’associazione tra le donne che fanno impresa al femminile. Un tuffo nel passato attraverso le sale auliche che raccontano pagine di cultura e storia prima di incontrare, in Sala Rossa, la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni.
Grippo, illustrando il funzionamento dell’”azienda” Comune, passata attraverso una riorganizzazione e rinforzata con oltre 600 assunzioni solo quest’anno a fronte di 500 pensionamenti, ha sottolineato la centralità delle assemblee elettive, nella vita amministrativa.
Un luogo, quello del Consiglio Comunale, attraverso il quale si definisce il futuro di una città. Per Torino, in particolare, si guarda a nuove vocazioni che comprendono l’ambito universitario, aziendale, turistico e culturale. Ambiti che devono trovare coerenza con un nuovo piano regolatore, visto che quello attuale risale al 1995 con una visione, ha evidenziato l’assessore Mazzoleni che, di fatto, appartiene alla fine degli anni ‘80.
E proprio di futuro ha parlato l’assessore all’Urbanistica, indicando opere già totalmente o in parte finanziate. Non “un libro dei sogni”, quindi, ma realtà, con tempi certi visto che molte di esse attingono ai fondi Pnrr e devono essere concluse entro il 2026.
Ha parlato di investimenti colossali, 3,5 miliardi di euro, 1 miliardo 850 mila euro solo per la linea 2 della metro (fondi governativi e non Pnrr) la cui conclusione dei lavori potrebbe avvenire tra il 2030 e il 2033. Ma i tempi, ha sottolineato l’Assessore, potrebbero accorciarsi in fase di gara.
Investimenti pubblici per 156 milioni riguardano il Valentino, con la realizzazione della biblioteca centrale a Palazzo Nervi, la riqualificazione del Borgo Medievale e dello stesso parco oltre alla navigazione sul Po. Una prima parte di stanziamento di 200 milioni riguarda la Manifattura Tabacchi che, collocata sulla linea della nuova metro, sarà collegata con Università e Politecnico. Investimenti, anche se non tutti pubblici, anche per il nuovo volto della Cavallerizza.
Federico D’Agostino