Fra gli argomenti più delicati, e forse più dibattuti, quando si discute dei disagi della terza età, “La solitudine dell’anziano” è stato il tema al centro del convegno tenutosi, nella giornata di oggi, a Palazzo Lascaris. Un momento di riflessione articolato, voluto dall’Associazione italiana di psicogeriatria, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, che si inserisce nel contesto della Giornata Nazionale Contro La Solitudine Dell’anziano.
Una serie di incontri, conclusi da una tavola rotonda, per approfondire le molte sfaccettature legate al tema del dibattito: la depressione, l’ansia, le difficoltà di adattamento, i disturbi cognitivi. Nel corso del convegno, spazio ai saluti istituzionali. Per la Città era presente la consigliera comunale Marina Pollicino: “Ho accolto con un po’ di emozione l’invito a un convegno che sicuramente si distingue – ha dichiarato nel suo intervento la consigliera – in quanto attua un’importante opera di sensibilizzazione a livello culturale sul tema dell’invecchiamento e della necessità di un approccio diverso ad esso, che abbracci prospettive come l’inclusione, reti di appoggio e sostegno, una migliore qualita’ della vita, il dialogo tra generazioni, e un’adeguata formazione dell’anziano nell’andare incontro con serenita’ e fiducia all’età senile”.
Una serie di incontri, conclusi da una tavola rotonda, per approfondire le molte sfaccettature legate al tema del dibattito: la depressione, l’ansia, le difficoltà di adattamento, i disturbi cognitivi. Nel corso del convegno, spazio ai saluti istituzionali. Per la Città era presente la consigliera comunale Marina Pollicino: “Ho accolto con un po’ di emozione l’invito a un convegno che sicuramente si distingue – ha dichiarato nel suo intervento la consigliera – in quanto attua un’importante opera di sensibilizzazione a livello culturale sul tema dell’invecchiamento e della necessità di un approccio diverso ad esso, che abbracci prospettive come l’inclusione, reti di appoggio e sostegno, una migliore qualita’ della vita, il dialogo tra generazioni, e un’adeguata formazione dell’anziano nell’andare incontro con serenita’ e fiducia all’età senile”.Marcello Longhin