Sara Medici, coordinatrice della rete Torino Plurale, e i rappresentanti di tre delle associazioni che aderiscono al progetto (Amece, Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione, Panafricando) sono intervenuti nella riunione del 14 settembre 2023 della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), per fare il punto sul progetto, a un anno dalla precedente audizione.
L’iniziativa – ha spiegato Sara Medici – è nata nel 2020, durante l’emergenza pandemica di Covid-19, come una rete capillare di associazioni sul territorio per aiutare persone fragili, sia italiane che migranti, distribuendo pacchi alimentari e offrendo sostegno, anche economico.
La rete, composta da una trentina di associazioni, è poi rimasta e ha siglato una convenzione triennale con il Comune di Torino (in scadenza nel 2023).
Dal 2021 coinvolge pure le Case del Quartiere, il Gruppo Abele e il Comitato Arci Torino sulle tematiche del welfare.
Promuove anche momenti di confronto e crescita tra gli enti aderenti e li sostiene nel loro lavoro quotidiano, attraverso le risorse economiche del Fondo “Torino Plurale” e fornendo supporto tecnico, ad esempio nell’affrontare le novità legate alla riforma del Terzo Settore e nel partecipare a bandi e progetti.
È un grande esempio che riconosce l’importanza del dare, del donare agli altri e del fare rete tra le associazioni: è la strada che l’Amministrazione deve continuare a percorrere – ha dichiarato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).
Nel dibattito in Commissione, la consigliera Amalia Santiangeli (PD) ha ribadito la necessità di riuscire a raggiungere le persone più sole e di ottimizzare le risorse disponibili.
Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) è un progetto vincente, che deve stimolare la creazione di ulteriori reti, per costruire un ‘mondo alternativo’.
Ivana Garione (Moderati) ha chiesto approfondimenti sulla prosecuzione della convenzione con la Città di Torino, sulle criticità affrontate e sul contrasto alle nuove povertà, Silvia Damilano (Torino Bellissima) sulla condizione delle donne straniere, in particolare su questioni legate a studio, lavoro e conciliazione tempi familiari, Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) sul numero delle persone raggiunte dai servizi di Torino Plurale.
È importante lavorare non soltanto nelle emergenze – ha affermato Luca Pidello (PD) – e mantenere la gratuità dei servizi offerti dagli sportelli.
L’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli, ha elogiato le attività di solidarietà sociale diffusa svolte da Torino Plurale, mentre Fausto Sorino, funzionario dell’Area Giovani e Pari opportunità del Comune di Torino, si è soffermato sulle origini del progetto, nato su impulso delle associazioni stesse durante l’emergenza Covid e poi sviluppato dalla Città per favorire il welfare di prossimità, che si affianca a quello tradizionale.
Massimiliano Quirico