I fatti verificatisi in Barriera di Milano ieri sera, che hanno visto un’autopattuglia della Polizia di Stato accerchiata da un folto gruppo di persone e costretta ad allontanarsi per chiedere rinforzi, sono stati al centro di un dibattito in aula, su richiesta dei vicecapogruppo di Forza Italia, Domenico Garcea, e Lega, Giuseppe Catizone. Relazionando a nome della giunta, l’assessora Gianna Pentenero ha precisato che secondo le informazioni della PS, una Volante che si trovava in zona intenta ad un inseguimento di auto sospetta è stata raggiunta e circondata da una moltitudine di persone e ha dovuto allontanarsi chiamando rinforzi, per poi fare ritorno per verificare la situazione, riscontrando che si trattava di un gruppo di persone intente a festeggiare una vittoria della Nazionale di calcio del Senegal, anche se ci sono stati toni e modi non consoni per cui, ha detto Pentenero, ciò che è avvenuto nei confronti della pattuglia è un fatto grave, da condannare: accertamenti sono in corso da parte della Questura, che ancora non ha identificato tutte le persone coinvolte. Quello che era un festeggiamento da parte di una comunità si è trasformato in un qualcosa da stigmatizzare, solidarizzando con la PS.
Giuseppe Catizone ha evidenziato come i cittadini di Barriera di Milano assistano quotidianamente a casi simili, affermando di aver lui stesso riscontrato come si trattasse di un corteo, nell’ambito del quale venivano compiuti gesti vandalici contro bus e autoveicoli in sosta. Chi attacca le forze dell’ordine attacca le istituzioni, ha aggiunto Catizone, invitando l’amministrazione comunale ad occuparsi maggiormente della sicurezza dei cittadini, che non possono neanche più uscire la sera, e sostenendo la necessità di interventi duri, anche con l’utilizzo dell’Esercito.
Da parte sua, Domenico Garcea ha sottolineato come, a fronte di questa ennesima scena di guerriglia urbana e violenza contro la polizia, i cittadini siano sempre più stremati e delusi nei confronti dell’amministrazione cittadina. Il sindaco, ha sottolineato il vicecapogruppo di Forza Italia, deve rappresentare la forza delle istituzioni, quel territorio e la sua Circoscrizione chiedono da anni la sicurezza, mentre quanto avvenuto ieri è stato iniziativa di qualcuno che ha voluto mostrare il proprio controllo sul territorio. Un territorio dove avviene lo spaccio a cielo aperto e finora trascurato da questa amministrazione come da quella precedente.
La capogruppo Alice Ravinale (SE), sottolineando come l’amministrazione stia mostrando massima attenzione per il territorio e le sue criticità, ha sostenuto la necessità di politiche di prevenzione del disagio, ritenendo inaccettabile che venga stigmatizzata un’intera comunità, quella senegalese, condotte delittuose individuali verranno perseguite in quanto tali.
Nadia Conticelli, capogruppo del PD, ha detto che le intemperanze non sono giustificabili di qualunque maglia sportiva si tratti, esprimendo solidarietà per le Forze dell’ordine e confermando che in barriera episodi come questi avvengono con frequenza. Da parte del sindaco c’è attenzione, non si tratta di inviare qualche pattuglie ma di organizzare interventi in serie, pare che si sia partiti per la direzione giusta ma i tempi, ha aggiunto Conticelli, sono importanti soprattutto per i residenti. PNNR, interventi di azione sociale e controllo interforze devono essere contestuali.
Sempre per il PD, Antonio Ledda ha sostenuto che i festeggiamenti magari hanno esaltato certa gioventù ma non è ammissibili quanto accaduto alla pattuglia di PS, questo non fa bene al territorio. Alla minoranza, Ledda ha chiesto di evitare commenti che possano sfociare in questione razziali, si tratta di un territorio con potenzialità, che deve crescere. Il consigliere ha terminato ribadendo il rispetto della legalità e la solidarietà con gli agenti di polizia.
Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Enzo Liardo, ha denunciato le ambiguità della maggioranza, non chiara nel condannare i fatti avvenuti, sostenendo che le affermazioni del sindaco dopo gli scontri in occasione della manifestazione studentesca nei giorni scorsi non fossero state ben accolte dalle forze dell’ordine. La maggioranza, ha aggiunto Liardo, non conosce il territorio di cui si parla e l’opposizione non è razzista.
Sempre per Fd’I, Paola Ambrogio ha a sua volta sostenuto che dalla maggioranza non sono venute posizioni chiare, lamentando il fatto che in ogni sessione del Consiglio comunale si passino ore a discutere soltanto di problemi di sicurezza, segno che il problema esiste anche se per qualcuno non è così. Non basta dialogare col territorio solo in campagna elettorale, ha aggiunto Ambrogio, definendo Barriera di Milano come una banlieue parigina e Torino come una città in sofferenza.
Il capogruppo Silvio Viale (Lista Civica per Torino) ha ricordato come i senegalesi, numerosi in Barriera, hanno festeggiato ovunque come in passato hanno fatto gli italiani, bisogna distinguere ciò che realmente è accaduto e a questo proposito il consigliere ha invitato a guardare il video in rete, stigmatizzando quanto è avvenuto ma negando che Torino sia una città in preda al caos come sostenuto dall’opposizione che soffia sul fuoco per interessi politici, anche se problemi ci sono e le forze dell’ordine intervengono puntualmente.
Andrea Tronzano, capogruppo di Forza Italia, ha ricordato come per la sua parte politica il reato contro la persona sia estremamente grave. La ricucitura della città è importante, ma proprio la sicurezza ne è parte integrante, ha aggiunto Tronzano, invitando la Città a coinvolgere anche la magistratura nel quadro del Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Tiziana Ciampolini, capogruppo di Torino Domani, ha ribadito l’importanza di un lavoro di ricucitura soprattutto nei confronti delle aree urbane socialmente più in sofferenza, invitando ad incentivare le esperienze dei nuclei di prossimità, che sono state importanti proprio nella Circoscrizione 6, e a trovare soluzioni concrete per i problemi dei cittadini.
Andrea Russi, capogruppo del M5S, ha definito imbarazzante il fatto che non si riesca ad affrontare questi temi in chiave non ideologica, evitando di fare generalizzazioni arbitrarie o di sminuire la gravità di fatti e situazioni. Se non si affrontano i problemi, diventano più grandi, ha detto Russi, ricordando la necessità di risposte concrete da parte di vari quartieri con problemi di sicurezza e reclamando maggiori informazioni in commissione.
Il sindaco Stefano Lo Russo ha concluso il dibattito con la sua replica chiarendo che i fatti accaduti sono gravissimi e vanno condannati senza esitazioni, poiché al netto della strumentalizzazione politica si ripercuotono sulla vivibilità di quel quartiere, così come lo spaccio di stupefacenti. Il sindaco, rivolto all’opposizione, ha sostenuto che gli attacchi sul tema della sicurezza non colpiscono lui, respingendo l’amalgama fatto tra la discussione sull’ordine pubblico nel corso di una manifestazione e i fatti in discussione oggi. Dipingere Torino come una città fuori controllo, con territori allo sbando, non è nell’interesse della città: il controllo del crimine non compete al sindaco, questore e prefetto fanno tutto ciò che è possibile fare ed il sindaco è al loro fianco, portando costantemente alla loro attenzione la necessità del contrasto alla criminalità, in una situazione complicata. La sicurezza, ha ribadito il sindaco, è un fatto integrato, per ricucire la città la nostra responsabilità è quella di usare correttamente fondi e progetti per la rigenerazione urbana e su quello va giudicato l’operato dell’amministrazione comunale. Il sindaco ha poi indicato il problema di ciò che avviene dopo gli arresti, della gestione del carcere Lorusso e Cutugno e della funzione rieducativa della pena. Serve politica integrata per la sicurezza, ha concluso Lo Russo, al di là della solidarietà con le forze dell’ordine che nessuno qui mette in discussione: il crimine va represso duramente ma non basta e se ci sono proposte verranno ascoltate nell’interesse della città.
Claudio Raffaelli