Rispondendo a una richiesta di comunicazioni da parte del consigliere Silvio Viale, il sindaco Stefano Lo Russo ha espresso profonda angoscia per la situazione e ricordando come la città sia partecipe di questa tragedia, richiamando con forza la necessità di tornare al dialogo facendo cessare la tragedia della sconsiderata invasione russa. Il sindaco ha poi ribadito il sostegno alle azioni messe in campo dal governo italiano, dato che la pressione internazionale dev’essere concretamente visibile. Le sanzioni possono avere ripercussioni sulle aziende italiane (e torinesi) in rapporto con la Federazione Russa e sul rincaro dell’energia, ha commentato il primo cittadino, però in questo momento la comunità occidentale deve mostrarsi coesa e consapevole. Occorre fare tutto il possibile per interrompere l’azione armata, ha sottolineato Lo Russo, risolvendo il conflitto in maniera negoziale. Espressa la vicinanza alla comunità ucraina torinese, il sindaco ha poi dichiarato la disponibilità della Città di Torino ad accogliere profughi in accordo con il prefetto e l’auspicio che in Russia crescano le pressioni dei cittadini contrari alla guerra sul governo: ogni iniziativa, anche simbolica, verrà sostenuta da Torino, una città che davvero ha fatto della pace e della non violenza (valori anche dell’unione Europea) una parte importante della sua storia.
Il capogruppo della Lista Civica per Torino, Silvio Viale, apprezzando la coesione dell’Unione Europea, ha invitato a non essere spettatori e ad essere consapevoli del fatto che le sanzioni avranno ricadute anche sull’Italia e su Torino. Viale ha infine ricordato le manifestazioni in solidarietà con l’Ucraina e sottolineato come i radicali denuncino da un ventennio le politiche del presidente Putin.
Amalia Santiangeli, vicecapogruppo del PD, ha esordito ricordando come dal dopoguerra a oggi gli italiani e gli europei siano stati consapevoli del fatto che mantenere la pace comportasse un percorso di collaborazione, con il cedere quote di sovranità a organizzazioni internazionali: la caduta del Muro di Berlino ha cambiato le strategie. Santiangeli, ricordando come le guerre contemporanee possano contemplare il rischio dell’opzione nucleare, ha poi ribadito la condanna di ogni invasione e aggressione, a maggior ragione dopo due anni di pandemia, ed espresso appoggio a ogni iniziativa di aiuto verso le popolazioni ucraine.
Il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, ha ricordato come anche la Russia faccia parte del Consiglio d’Europa e che ci troviamo di fronte a una guerra nella quale uno Stato europeo ne attacca un altro, l’Ucraina, un Paese democratico che ha nella sua Costituzione la volontà di aderire a NATO e UE. Definendosi pacifista ed europeo, Fissolo ha evidenziato la necessità di realizzare la difesa comune come previsto dal Trattato costitutivo dell’Unione Europea
Elena Apollonio (Lista Civica per Torino), ha ricordato come l’Unione Europea rappresenti 70 anni di pace tra gli europei, costruita dopo due guerre mondiali sanguinose. Ogni forma di guerra è da condannare nettamente, ha aggiunto Apollonio, auspicandosi che l’Italia e Torino si attivino per sostenere la pace e per il ritorno al dialogo, aprendo anche corridoi umanitari.
Massima solidarietà con il popolo ucraino e condanna dell’aggressione sono state espresse da Alice Ravinale (Sinistra ecologista), la quale ha ricordato il ripudio della guerra da parte della Costituzione e la necessità di dare forza all’UE e alle Nazioni Unite. Infine, ha invitato all’impegno nell’accoglienza dei profughi, sottolineando la necessità di nuove politiche energetiche, dato che i nostri consumi attuali basati sul gas finanziano una guerra.
Per la Lega, il vicecapogruppo Giuseppe Catizone ha auspicato una soluzione negoziale, esprimendo ammirazione per la coesione del popolo ucraino e ricordando che molti russi dissentono dall’attacco in corso. Catizone ha poi ricordato come le sanzioni non intaccheranno i privilegi degli oligarchi russi ma danneggeranno il popolo russo e le aziende italiane, chiedendo aiuto per i profughi e auspicando la chiusura rapida di questa triste pagina di storia.
Tiziana Ciampolini (Torino Domani), che avrebbe apprezzato una presa di posizione unitaria del Consiglio, ha attirato l’attenzione sul tema dei profughi, che l’Europa e l’Italia devono prepararsi ad accogliere, anche introducendo nuove norme sui permessi temporanei per facilitare la loro permanenza. Torino, ha aggiunto Ciampolini, dovrà fare la propria parte, predisponendo un piano di accoglienza in accordo con il Ministro dell’Interno.
Paolo Damilano (Torino Bellissima) ha a sua volta sottolineato il fallimento di una generazione che, dopo la pandemia, deve spiegare ai bambini il pericolo di una guerra mondiale. Ha ammonito che bisogna ricordarsi anche di altre guerre, quelle legate alle materie prime con aumento di costi senza regole e ha evidenziato come per diventare forti occorra essere indipendenti sul piano energetico da altri Paesi. Ha espresso infine l’auspicio che si faccia il massimo per aiutare i profughi.
(A cura di Claudio Raffaelli e Federico D’Agostino)