Il Consiglio comunale di Torino, ha approvato, questo pomeriggio, una delibera, proposta dalla Giunta, con la quale vengono fissate tariffe e aliquote su tasse, canoni e imposte comunali, propedeutici all’approvazione del Bilancio di previsione 2019-2021.
In tema di Tari, la tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, pulizia e lavaggio di strade e mercati, trattamento e riciclo di materiali e per la raccolta differenziata è stata adeguata a un valore inferiore al tasso d’inflazione programmato..
Per le famiglie con più di quattro componenti e abitazione inferiore agli 80 metri quadrati confermate sia la riduzione del 10% sia le agevolazioni sulla base del reddito Isee. A questo proposito, occorrerà attendere gli effetti della normativa sul reddito di cittadinanza per individuare nuovi criteri dell’attribuzione della tariffa.
Riduzione previste per i residenti dei quartieri Vanchiglia, Vanchiglietta e San Salvario (tra i corsi Bramante e Marconi): un premio, sotto forma di sconto del 10% sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti), è loro riconosciuto per la virtuosità mostrata nell’effettuare la raccolta differenziata.
Sgravi per attività commerciali presenti nelle aree dove sono in corso lavori per la realizzazione di grandi opere pubbliche, con durata superiore ai sei mesi (cantieri della metropolitana, di corso Grosseto e della pista ciclabile di via Nizza), e verrà mantenuta la riduzione del 30 per cento per gli ambulanti dei plateatici definiti tecnicamente aree a posteggio singolo (massimo sei operatori). Di nuovo premiate le attività commerciali che cedono gratuitamente le eccedenze per fini di solidarietà sociale.
Riduzioni sulla Tari 2019 anche per i locali destinati a culto religioso (10%) e quelli di onlus e scuole per l’infanzia parificate aderenti alla Fism e convenzionate con la Città (30%).
Per i canoni sull’occupazione di suolo pubblico (Cosap) e sulle iniziative pubblicitarie (Cimp) nel provvedimento tariffario è previsto l’adeguamento delle tariffe al tasso di inflazione programmata e confermati gli sgravi per le attività commerciali e artigianali che operano in aree adiacenti cantieri per grandi opere pubbliche.
Inoltre, per il canone relativo all’occupazione di spazi (Cosap) è previsto un adeguamento dei moltiplicatori per tutte le occupazioni, permanenti e temporanee, per le categorie viarie prime e seconda (zone auliche e addensamenti commerciali).
Per la categoria specifica dei dehors è stabilita una riduzione del 5%, valida per tutto il territorio cittadino.
Le tariffe delle mense di nidi, scuole dell’infanzia e per i singoli pasti consumati in quelle dell’obbligo non vengono aggiornate al tasso d’inflazione annuo programmato e, quindi, non subiscono rialzi. Inoltre, da settembre, alla fascia di Isee superiore a 32mila euro viene ridotta di circa il 33% la quota fissa annua del servizio, la cosiddetta quota d’iscrizione, passando dagli attuali 302 euro a 202 euro. Nelle fasce comprese tra 9.400,01 euro e 32mila euro la quota cala progressivamente in misura percentuale.
Confermata l’addizionale comunale Irpef, nella misura dello 0,8%, con la soglia di esenzione fino a 11mila e 790 euro di reddito.
Invariati anche gli importi relativi alla tassa di soggiorno.
Per quanto riguarda Imu e Tasi, non cambia il quadro generale delle aliquote Imu (10,6 per mille sulle seconde case) e l’imposta non si applica, come negli anni passati, all’abitazione principale e alle sue pertinenze (ad esclusione degli immobili di lusso). Agevolazioni confermate con aliquote più basse per sale cinematografiche (9,6 per mille), start up (8,6 per mille) e per le abitazioni concesse in locazione o comodato a soggetti affidatari di servizi di accoglienza per immigrati richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale (8,6 per mille).
Ai fini di perequare la pressione fiscale Imu si è ritenuto di intervenire in aumento sulla tipologia dei comodati gratuiti (alcuni dei quali in possesso di specifici requisiti potranno fruire della riduzione del 50% della base imponibile).
Aumenta la Tasi per gli immobili invenduti dalle imprese di costruzione, sale l’aliquota Tasi attualmente fissata all’1 per mille, affinché l’onere tributario sia più simile a quello di altre tipologie di immobili per le quali è prevista l’applicazione dell’Imu con aliquota massima.
Nelle dichiarazioni di voto, il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Lo Russo, ha annunciato il voto contrario del proprio gruppo, contro “l’ennesima stangata verso i torinesi” a partire dal pedaggio di ingresso in centro, un’operazione, a suo dire, utile a fare cassa, grazie alla quale aumenterà l’inquinamento dell’aria in Città, come evidenziato dagli studi.
A questo proposito, il consigliere Roberto Malanca (Mov. 5 Stelle), ha espresso la necessità che lo studio venga letto nella sua interezza. La stessa forza politica, maggioranza in Regione, minoranza in Comune, dice cose diverse.
Lo stesso Lo Russo è stato critico anche in merito all’aumento Imu per gli alloggi invenduti, un’operazione, ha sottolineato, che non cambierà le sorti della città ma che potrebbe mettere in crisi società e posti di lavoro. Contrarietà è stata espressa anche sull’aumento dell’Imu per gli immobili affittati con canoni concordati, al di fuori del progetto Locare.
Per Damiano Carretto (Mov. 5 Stelle), il provvedimento non fa danni e non ha la volontà di danneggiare costruttori, ma solo quella di guardare in una nuova ottica a quel patrimonio. Secondo Antonio Fornari (Mov. 5 Stelle), le variazioni di aliquote sono state rapportate a quelle delle più grandi città italiane.
Il vice sindaco Guido Montanari ha respinto le affermazioni secondo le quali il provvedimento rappresenterebbe una stangata per i torinesi. Si tratta, ha affermato, di un riequilibrio, annunciando, tra l’altro, l’eliminazione degli aumenti (previsti nella delibera di Giunta) legati ai canoni concordati (Locare).
Per fortuna si è tornati indietro rispetto ai canoni concordati nell’ambito del progetto Locare, sostiene Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), ma il processo dei canoni concordati, nel suo complesso, aveva l’obiettivo di calmierare i prezzi per le fasce sociali più basse
Con la delibera, è stata approvata una mozione di accompagnamento (primo firmatario Andrea Russi – Mov. 5 Stelle), con la quale si chiedono agevolazioni per le attività commerciali penalizzate dai lavori per la realizzazione per la linea 1 della metropolitana.