La pandemia ha messo a dura prova la tenuta del settore degli spettacoli viaggianti ma non ne ha certo ridimensionato l’entusiasmo.
I rappresentanti della categoria, a confronto con l’Amministrazione nel corso della riunione della commissione Cultura e Spettacolo, presieduta da Lorenza Patriarca, hanno evidenziato alcune criticità ma nello stesso hanno manifestato la volontà di ripartire, chiedendo alla Città di essere coinvolti in occasione degli eventi, a partire dall’Eurovision Contest Song.
I giostrai sono un “paese viaggiante”, una comunità che ha Torino è costituita da circa 140 famiglie, con nuclei mediamente di 4 o 5 persone, che chiede maggiore attenzione alle aree destinate alle abitazioni mobili. Alla Pellerina, sollecitano maggiore sicurezza, denunciando frequenti risse o altri episodi di microcriminalità che non incoraggiano le famiglie ad avvicinarsi al luna park.
Disponibilità ad accogliere le proposte del settore da parte dell’Amministrazione, rappresentata dall’assessore Mimmo Carretta: “Torino ha un’anomalia positiva. E’ l’unica città in Italia che ha potuto disporre, negli anni, di uno spazio coperto per le giostre, al V padiglione, al Valentino”. I due anni pandemici e la riconversione di questi spazi per l’emergenza sanitaria hanno costretto alla loro chiusura. Tuttavia, si augura Carretta, la speranza è che si possa riaprire il prossimo Natale ma si stanno valutando anche altre aree semicoperte, tra queste il Parco Dora, per autoscontri e altre attrazioni. Resteranno comunque escluse dalle giostre le piazze auliche del centro città
Federico D’Agostino