Nel 2006 fece il suo ingresso nell’Arma la prima donna carabiniera. Oggi, nella Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta sono 372. Molte di loro, questa mattina, nella storica Caserma “Bergia”, su iniziativa del comandante della Legione, generale di Brigata, Antonio Di Stasio, si sono ritrovate per celebrare la Festa della Donna.
E’ stato un momento di incontro e conoscenza con donne, personaggi pubblici delle istituzioni o appartenenti a mondi delle professioni che hanno raccontato ciascuna la propria esperienza di crescita e di carriera. Momento di confronto e conoscenza con le giovani carabiniere, loro stesse messaggio di una società che, seppure ancora a fatica, riserva maggiori spazi per le donne.
Tra le ospiti invitate, Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale. “La nostra esperienza dimostra che ci sono percorsi possibili. Ha evidenziato come lei, prima donna ad essere eletta presidente del Consiglio Comunale, lo scorso anno, sia esempio di come il Consiglio Comunale, pur caratterizzato dalla presenza di molte figure femminili, abbia fatto fatica, in passato, a creare le condizioni giuste per riconoscere il ruolo di presidente della Sala Rossa ad una donna. E’ ancora diffuso un corporativismo maschile che impedisce di cambiare la rotta, ha affermato, riferendosi a come siano ancora poche le donne ai vertici aziendali, evidenziando come esista ancora un tema di conciliazione di tempi di vita e di lavoro che scoraggia molte donne ad affacciarsi ad una carriera politica. Occorre, ha concluso, capire come aiutare le ragazze a realizzare i loro sogni.
Anna Maria Loreto, procuratore capo di Torino, dopo aver ricordato la storia di Lidia Poet, prima donna avvocato in Italia, ha sottolineato come la presenza delle giovani in divisa rappresenti un segno di cambiamento, più forte di qualunque parola. L’economista Elsa Fornero ha rimarcato come ciò che oggi le donne hanno, non sia casuale ma sia il risultato di lotte, a partire dalle 21 madri costituenti che hanno lavorato per conferire alla Costituzione un’apertura di parità.
Evelina Christillin, unica donna nei consigli Fifa e Uefa, ha ricordato come finalmente ci sia stato il riconoscimento del professionismo nel calcio femminile, mentre la console di Romania, Ioana Gheorghias, ha evidenziato la tradizione di Torino nel promuovere figure femminili in posizioni chiave, a partire dalla prima console in Italia, proprio sotto la Mole, negli anni ‘20 del ‘900. La responsabile del reparto pediatrico di oncologia del Regina Margherita, attingendo dall’esperienza personale e professionale, ha evidenziato la capacità delle donne di ottenere grandi risultati partendo da piccoli obiettivi. In chiusura, suor Simona Biondi, direttrice del Salotto e Fiorito ha evidenziato la necessità di educare per raggiungere una vera uguaglianza di genere.
Federico D’Agostino