La Garante per i diritti dei #detenuti della Città di Torino, Monica Cristina Gallo, è stata ospite questa mattina, su invito del presidente, della commissione speciale Legalità. L’occasione è servita per presentare i risultati della sua relazione annuale e approfondire alcuni riflessioni, sui diversi contesti di privazione della libertà nella nostra città, nel successivo confronto con i consiglieri. Una relazione articolata, caratterizzata da una notevole quantità di dati, elaborati con l’obiettivo di contribuire al dibattito pubblico ed evidenziare le situazioni più critiche. Nel dettaglio, dalla relazione emerge che nel 2021 sono diminuiti i reclusi all’interno della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno”: 1371, erano 1380 nel 2020 e 1478 nel 2019, un centinaio le donne, 619 gli stranieri provenienti sopratutto da Marocco, Romania, Nigeria, Albania e Senegal. Il 56% dei detenuti sconta una pena definitiva, il 24% è in attesa di giudizio, il 9% sono appellanti, il 5% ricorrenti. Nel 2021 sono aumentati il numero dei colloqui effettuati dal suo Ufficio (632 contro i 440 del 2020 e i 462 del ‘19) e le comunicazioni: 170 lettere oltre a numerose richieste via e-mail. Poco meno di 900 il numero degli agenti di Polizia penitenziaria in servizio, una dozzina gli educatori. Un rapido sguardo anche ai dati sul minorile “Ferrante Aporti”: 121 gli ingressi nel 2021, in risalita dopo i 115 del 2020 ma in discesa rispetto ai 136 del 2019 e 138 del 2018. 46% sono giovani adulti (18-23 anni) il restante 54% sono minorenni. Su 37, 12 sono italiani, 12 marocchini, i restanti di nazionalità varie.
Marcello Longhin