La Festa dell’Europa è stata davvero una festa: a renderla tale hanno concorso i brani musicali suonati dalla Banda della Polizia Municipale, con l’Inno alla Gioia (e anche La Monferrina), ma soprattutto ‘entusiasmo e la freschezza di centinaia di allieve e allievi della Scuola Europea “Altiero Spinelli” che hanno affollato, insieme ai loro insegnanti, la piazza di fonte a Palazzo Civico, colorandola di blu e di giallo con le loro bandiere dell’Unione Europea. Insieme a loro, per quella che è stata la prima parte di una cerimonia poi proseguita in Sala Rossa, c’erano il sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il corpo diplomatico presente a Torino, con la decana Ioana Gheorghias (console generale di Romania), il responsabile dell’ufficio del Parlamento Europeo in Italia Maurizio Molinari, la preside della scuola “Altero Spinelli” Silvia Viscomi e Alice Comoglio, ex allieva del medesimo istituto. Presenti anche molti consiglieri e consigliere comunali, in un clima di contagioso entusiasmo tramesso dai quasi trecento giovani in piazza. In Sala Rossa, prima dell’avvio dei lavori del Consiglio comunale, si è poi tenuta una cerimonia più formale.
La presidente Grippo, aprendo la serie degli interventi, ha ricordato come l’aspirazione di unità contenuta della dichiarazione di Robert Schumann, ministro degli esteri francese, che nel 1950 aprì la prospettiva che avrebbe portato poi all’attuale Unione Europea covasse già nel nostro Paese, espressa dal Manifesto di Ventotene redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, confinati politici antifascisti. Grippo ha poi rammentato la fitta rete di relazioni internazionali e gemellaggi intessuta dalla Città di Torino a partire dagli anni Cinquanta.
La Giornata dell’Europa, ha concluso Grippo (ringraziando tra gli altri il consigliere Fissolo, particolarmente impegnato nell’organizzazione dell’iniziativa, e tutta l’assemblea elettiva di Palazzo Civico) “è quest’anno incentrata più che mai sui temi della pace, della sicurezza e dei valori democratici di fronte alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, che non ha fiaccato l’ambizione dell’origine di una pace a lungo termine in Europa ma pone gli Stati dell’Unione Europea di fronte a nuove responsabilità“.
Dopo gli interventi della console generale romena Gheorghias (“la manifestazione di oggi esprime uno spirito solidale ed europeo, riaffermando i principi di libertà dell’Unione“), del segretario della sezione torinese del Movimento Federalista Europeo, Claudio Mandrino e dell’ex allieva della “Spinelli” Francesca Germano, è stato il sindaco Stefano Lo Russo a chiudere la cerimonia, ripercorrendo le tappe dell’integrazione europea e sottolineando come proprio da parte dei giovani ci sia una forte spinta nel senso di una sempre maggiore integrazione. Sono pochi i continenti in cui i principi democratici sono garantiti come nell’Unione Europea. C’è un sentimento generale che chiede alla politica, ai decisori, di fare scelte radicali, sulla transizione tecnologica, sulla crisi climatica, sulla preservazione della liberà di pensiero e di parola. E’ questo, ha concluso il sindaco, che deve unire tutte le forze politiche: e Torino può e deve essere protagonista in questo processo.
C.R.