Il presente e il passato. Gianbattista Baronchelli e Fabio Felline. Franco Vagneur ed Eleonora Gasparrini e Matilde Vitillo. La festa del ciclismo piemontese rinnova l’incontro transgenerazionale unendo lontane imprese indimenticate e i protagonisti dell’oggi. Giunta alla trentaduesima edizione gli organizzatori – riuniti nell’Associazione piemontese corridori ciclisti – hanno assegnato domenica scorsa numerosi riconoscimenti alle speranze del ciclismo e ai dirigenti delle società piemontesi. Al mattino non è mancato il rituale omaggio al campionissimo, all’airone, alla locomotiva; tanti soprannomi per indicare un mito: Fausto Coppi. Davanti al suo monumento in corso Casale, al motovelodromo che visse le sue gesta, la grande festa è iniziata per approdare a Castiglione torinese verso l’ora di pranzo all’insegna dell’enogastronomia e della tradizione sportiva. Non è mancata la presenza della Città di Torino; la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha partecipato ai diversi momenti della festa ricordando l’attenzione delle istituzioni a una disciplina che ha rappresentato lo sport più popolare in Italia nel dopoguerra e ha saputo rinnovare il proprio fascino nelle nuove generazioni.
(Roberto Tartara)