Le sette voci di Elena, rivisitazione della guerra di Troia in chiave moderna, è il progetto artistico di Vintulerat Teatro con la regia di Paola Tortora andato in scena lo scorso fine settimana allo Stalker Teatro di piazza Montale, a Torino.
All’appuntamento ha partecipato, rappresentando la Città, il presidente della commissione Cultura del Comune, Massimo Giovara.
Elena, causa della lunga guerra, per riscattare se stessa, cerca di aiutare i Troiani ad evitare un eventuale definitivo disastro. Uscita dalla città, fa giri intorno al cavallo di legno, imita le voci di mogli e madri di eroi, eventualmente rinchiusi nel ventre del destriero, per provocarne la reazione: un grido, un lamento, un rabbioso respiro che ne tradisca il silenzio e la forte necessità di restare invisibili. Oggi, Le Sette Voci di Elena potrebbero essere quelle di madri o amanti afgane, pakistane, iraniane. Il cavallo di Troia, “bello nel suo silenzio”, potrebbe essere un kamikaze, un’auto-bomba, un ordigno a orologeria posto in un ristorante, in una scuola, in un autobus.
Federico D’Agostino