La crisi di Tundo, gestore del trasporto disabili torinese

Palazzo civico. Sala Carpanini. Ai lavori della Commissione hanno partecipato lavoratori, sindacalisti e vertici dell'azienda Tundo.

La delibera del Comune di Torino concordata con la ditta Tundo per pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti dell’azienda stessa, è ormai pronta. L’assessore ai Servizi educativi, Federica Patti, lo ha detto in apertura della Commissione dedicata alla crisi di Tundo che per conto dell’amministrazione comunale, ha in appalto il servizio di trasporto disabili e il servizio del trasporto scolastico (sempre per i disabili).
La Città, per la seconda volta in assoluto, applica l’articolo 30 del Codice degli Appalti con l’obiettivo di arginare la difficile situazione e garantire il proseguimento regolare del servizio.
Ai lavori erano presenti i consiglieri di quattro Commissioni (4^, in seduta congiunta con 2^, 3^ e 5^), i lavoratori, i sindacalisti e i vertici dell’azienda, oltre agli assessori Patti e Schellino della Città.
A Torino, la vicenda riguarda centocinquanta lavoratori e 220.000 euro mensili di retribuzioni non corrisposte negli ultimi mesi e coinvolge anche i subappaltatori, i ‘padroncini’, che lavorano per Tundo.
I rappresentanti dell’azienda (non era presente Enrico Tundo, l’amministratore unico dell’azienda) hanno riferito dell’investimento di 15 milioni per l’acquisto di nuovi mezzi, spiegando che il difficile momento attraversato dall’azienda origina soltanto da una transitoria questione di liquidità di cassa.

(Roberto Tartara)