
James Cameron è uno dei più geniali registi contemporanei: bastino i titoli “Alien”, “Titanic”, “Terminator” e “Avatar”, tutti blockbuster. Non stupisce quindi che il Museo Nazionale del Cinema, sulla spettacolare rampa interna della Mole Antonelliana, gli abbia dedicato una mostra particolare, presentata questa mattina.
“L’arte di James Cameron”, questo il titolo dell’esposizione, celebra un lato forse meno conosciuto del grande regista, quello di disegnatore e pittore. Non tutti sanno che all’origine delle pellicole firmate da Cameron ci sono i suoi bozzetti e dipinti visionari, in uno stretto rapporto con matite pennelli e colori risalente alla sua adolescenza, tra personaggi ispirati a Conan il Barbaro e soggetti degni di competere con Karel Thole per le storiche copertine della rivista di fantascienza “Urania”.

Un percorso creativo, quello del cineasta canadese, snodatosi nei decenni e attraverso le evoluzioni tecnologiche delle arti figurative e visive, culminato con film coronati da un successo mondiale e, piacciano o meno, da un segno stilistico inconfondibile e coinvolgente.
La mostra è stata presentata stamattina, in preview per la stampa, dal presidente e dal direttore del Museo Nazionale del Cinema, rispettivamente Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, affiancati da Agathe Moroval (La Cinémathéque Française) nonché da Maria Wilhelm e Kim Butts per l’Avatar Alliance Foundation.

La consigliera e presidente della V commissione consiliare Cultura, Lorenza Patriarca, è intervenuta per portare il saluto della Città di Torino, rendendo omaggio alla maestria creativa di James Cameron e alla qualità dell’allestimento.
La mostra resterà aperta sino al 15 giugno. Per informazioni, www.museocinema.it
Claudio Raffaelli
Foto cittAgorà e Redazione Web