Nell’aprile del 2017, il Consiglio comunale aveva approvato una mozione (presentata dalla consigliera Eleonora Artesio) per istituire a Palazzo Civico la figura del gender city manager. ‘impegno nasceva dal presupposto di considerare le implicazioni di genere in ogni aspetto dell’azione amministrativa della Città, subordinandolo ad una valutazione dell’impatto di genere sul modello di quanto avviene per l’impatto ambientale. Spazi urbani, trasporti, salute, tempi della città sono alcuni fra i terreni sui quali il provvedimento invitava a focalizzare l’attenzione. Il gender city manager, era preci9sato nel documento approvato in aula, dovrebbe essere affiancato da un organo collegiale con soggetti quali la Consulta Femmi9nile, l’Osservatorio sulla salute delle donne, il Coordinamento cittadino contro la violenza sulle donne, in linea con l’orientamento già espresso dalla Giunta di costituire un tavolo sulle politiche di genere. La commissione Diritti e Pari opportunità, presieduta da Marina Pollicino, si è oggi riunita per verificare lo stato di attuazione della mozione. L’assessore Marco Giusta ha presentato una bozza di deliberazione, in via di perfezionamento, invitando la Commissione a fornire il proprio contributo, a partire da una riflessione sulla normativa di riferimento e sul fatto che il gender manager debba essere una figura interna all’amministrazione oppure no. Alcune rappresentanti dell’opposizione (Artesio, Foglietta e Grippo) hanno peraltro formulato riflessioni critiche sui tempi piuttosto dilatati e sulla mancata di un percorso condiviso da parte dell’assessorato. Ulteriori approfondimenti avranno luogo nelle prossime settimane, anche con audizioni di esperti esterni.
Claudio Raffaelli