La carenza di aule e locali idonei per le attività didattiche è un problema diffuso in numerosi istituti scolastici torinesi. Per alcuni, la questione è irrisolta da anni. È il caso dell’IIS Bosso-Monti, che da quindici anni attende soluzioni per razionalizzare e ammodernare gli spazi delle tre sedi: via Meucci 9, via Moretta 55, via Perrone 7 bis.
A denunciarlo è stato il dirigente scolastico dell’istituto, in occasione della riunione congiunta del 26 febbraio 2018 delle Commissioni Patrimonio e Istruzione del Comune di Torino, convocata su richiesta di un consigliere comunale di minoranza.
La situazione più urgente – sostiene la dirigenza – riguarda la sede principale di via Meucci, dove cinque aule risulterebbero inagibili, tre parzialmente agibili. Per ovviare al problema, l’Istituto vorrebbe occupare tre locali dell’attigua sede della Circoscrizione 1 in via Bertolotti 10. Soluzione da vagliare dal punto di vista tecnico e che rischierebbe di ridurre i servizi che la Circoscrizione 1 offre ai cittadini – ha spiegato in Commissione il presidente dell’ente decentrato, pur dichiarandosi disponibile al confronto, sinora mai avviato.
La soluzione peraltro non risolverebbe definitivamente la questione, tant’è che il dirigente del Bosso-Monti vorrebbe occupare l’intero palazzo della Circoscrizione, originariamente progettato proprio come scuola.
La sede della Uno era stata trasferita in via Bertolotti nel 2009, dopo che la Città aveva venduto l’immobile di via Arsenale dove era prima ospitata. Attualmente però, al dì dei costi, – ha spiegato il dirigente dell’Area Patrimonio del Comune di Torino – non ci sarebbero spazi liberi per trasferire altrove personale e uffici circoscrizionali.
Per cercare di dipanare la complicata matassa, il consigliere della Città metropolitana di Torino con delega a Lavori pubblici e infrastrutture ha annunciato che verrà avviato un tavolo tecnico tra ente metropolitano, Comune, Circoscrizione e istituto scolastico. Potrebbe essere coinvolto anche l’Istituto professionale Albe Steiner, che lamenta da tempo analoghi problemi di spazi.
Massimiliano Quirico