Con l’audizione della Fondazione Promozione Sociale Ets, rappresentata da Andrea Ciattaglia, e del presidente dell’Utim Vincenzo Bozza, nella seduta del 6 aprile 2022 della Quarta Commissione, presieduta da Vincenzo Camarda (PD), è iniziato un dibattito su una possibile modifica della normativa del Comune di Torino relativa alla compartecipazione delle spese sanitarie per i servizi residenziali sulla base della valutazione socio-economica dell’utente, attraverso l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).
Le associazioni hanno proposto modifiche ai criteri comunali per sanare le discrepanze con la normativa nazionale (Dpcm 159/2013 e legge 89/2016) e venire incontro alle esigenze delle persone con gravi disabilità.
L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli, che ha affermato di aver già ricevuto i rappresentanti dell’associazione, ha spiegato che i problemi si sono accumulati nel corso degli anni e ha ribadito la sua disponibilità nell’affrontare la questione, pur nelle difficoltà di bilancio, specificando che il livello di partecipazione degli utenti alle spese per l’assistenza viene definito dalla Regione Piemonte.
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Pietro Tuttolomondo (PD) ha sollecitato l’emanazione di linee guide regionali standard conformi alla normativa nazionale.
Elena Apollonio (Lista Civica per Torino) ha chiesto di quantificare le ricadute sul bilancio della Città di Torino delle modifiche proposte, auspicando una rapida definizione della questione, per dare piena attuazione ai diritti delle persone con disabilità.
Luca Pidello (PD) ha chiesto un aggiornamento dei dati (relativi al 2014) e un’implementazione della domiciliarità territoriale. Proposta condivisa da Ivana Garione (Moderati), per non demandare le cure alle famiglie ed evitare così il peggioramento di patologie croniche.
Massimiliano Quirico