Il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Aula rispondendo alle comunicazioni chieste dalla Consigliera Paola Ambrogio (FdI) riguardo “l’azione dell’Antitrust verso Iren per le modifiche unilaterali ai prezzi di fornitura di gas e luce”. Dopo aver riepilogato i contenuti della vicenda Lo Russo ha evidenziato che è in corso un’istruttoria da parte dell’autorità di mercato e oggi nulla sia definito; occorre attendere l’esito del contraddittorio considerate le due interpretazioni differenti di Iren e Antitrust. La situazione complessiva dei rincari energetici è critica ha detto il primo cittadino ma è evidente – ha aggiunto – che Iren non ha speculato sulla crisi energetica e dalle mie informazioni non risultano anomalie rilevanti che attestino extraprofitti; vedremo nei prossimi mesi l’evoluzione della vicenda e se ci saranno delle irregolarità le denunceremo. Il sindaco ha concluso richiamando le forze politiche a non soffiare sul fuoco con ulteriori polemiche considerando la delicata situazione sociale. Nella replica ha precisato che con l’approvazione del Bilancio 2022 di Iren l’anno prossimo si definirà la situazione richiamando la cautela nelle posizioni di ciascuno sino a quel momento. Al dibattito hanno partecipato:
Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) ha sostenuto che tutelare gli investitori è giusto ma che la Città deve occuparsi in primo luogo delle famiglie e imprese torinesi in difficoltà. Il governo nazionale sarà in prima linea, ha aggiunto, ma il Comune faccia la sua parte a livello locale. Iren ha distribuito 18 milioni di dividendi, sui quali, come Città, avremmo potuto chiedere un impegno maggiore da parte dell’azienda a favore degli utenti.
Piero Abbruzzese (Torino Bellissima) ha rilevato come a fronte della grave situazione sia necessario un impegno unitario, deplorando il fatto che un documento del suo gruppo sul risparmio energetico sia stato respinto in aula, quando poi Iren ha assunto iniziative che andavano in quel senso.
Nadia Conticelli (Partito Democratico) ha ricordato come da parte di un’azienda partecipata occorra trasparenza e rivendicato la costante interlocuzione tra il Consiglio comunale e Iren. Il governo nazionale deve avere un ruolo decisivo in questa situazione, ha aggiunto, chiarendo poi che non sono “extra profitti” i 18 milioni citati da alcuni esponenti del governo nazionale e di quello regionale, ma dividendi, i quali per la parte che spetta al Comune sono destinati a garantire i servizi alla cittadinanza.
Alice Ravinale (Sinistra ecologista) ha rimarcato come Iren, partecipata da Enti locali, non possa che essere ligia e rispettosa verso gli utenti, evidenziando la puntualità nel rispondere ai rilievi dell’Antitrust, in attesa della conclusione dell’istruttoria. Parlare di extraprofitti del 2021 è una speculazione politica, sono somme realizzate e distribuite prima che esistesse lo stesso concetto giuridico di extra profitti, ha aggiunto la consigliera, che ha ricordato il contributo di solidarietà di trenta milioni versato da Iren e evidenziato come i veri extraprofitti vadano tassati adeguatamente.
Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha ricordato come gli utenti del teleriscaldamento non possano cercare fornitori alternativi, esistendo una situazione di monopolio. Si è poi detta certa che il sindaco saprà negoziare con Iren a favore delle famiglie in difficoltà, notando come, a crisi conclusa occorrerà stabilire un piano di reintegro del bilancio dell’azienda.
Il consigliere Silvio Viale (Lista civica per Torino) ha commentato che dell’aumento delle bollette siamo tutti costretti a venirne a capo e a navigare a vista nella doppia veste di politici e cittadini; oggi sono soddisfatto, ha aggiunto, che il sindaco affermi una convergenza con Iren nella risposta data all’Aula.
(Roberto Tartara)