La seduta del 16 luglio 2019 della Commissione Welfare, presieduta da Antonino Iaria, è stata un’occasione per fare il punto sulla situazione delle invalidità assistenziali.
In Commissione è stato infatti audito – su sua richiesta – il coordinatore dei Servizi di Medicina Legale dell’Inps Piemonte, Giuseppe Vitiello, che ha fornito un quadro del fenomeno.
In un anno – ha spiegato – da tutta la provincia di Torino sono arrivate all’ente 170mila domande di invalidità, di cui 93mila a Torino (di queste ultime, 60mila riguardano persone ultra 65enni).
Un numero elevato – ha chiarito – dovuto ai benefici legati all’effettivo riconoscimento dell’invalidità, non solo dal punto di vista economico (pensione e indennità di accompagnamento), ma anche para-economico: basti pensare alle agevolazioni per l’acquisto e la manutenzione di autoveicoli (con lo sgravio dell’iva, che passa dal 22% al 4%), per il parcheggio auto e per l’abbonamento ai trasporti pubblici locali.
Ci sono però ogni anno 24mila visite di revisione dell’invalidità – ha concluso Vitiello – che nel 40% dei casi portano alla perdita dei requisiti: ciò è dovuto al fatto che si tratta per lo più di malati oncologici per i quali l’invalidità non è stata ingravescente.
Massimiliano Quirico