Da questa mattina, il giardino di via Malta angolo via Millio, nella Circoscrizione 3 di Torino, è dedicato al maresciallo dei Carabinieri, Oreste Leonardi, deceduto il 16 marzo 1978 nell’agguato terroristico di via Fani, a Roma.
Leonardi era il capo scorta dell’on. Aldo Moro e morì sotto i colpi di terroristi appartenenti alle Brigate Rosse. Nello stesso attacco, morirono altri quattro agenti della scorta.
Leonardi, torinese di origine, riuscì a proteggere, col suo corpo, l’incolumità di Aldo Moro, che sarà poi sequestrato ed ucciso, dopo 55 giorni di prigionia.
“Torino non dimentica e tutti coloro che ricoprono un ruolo istituzionale hanno il dovere morale di non dimenticare perché la forza della nostra Repubblica necessita di solide basi. E non ci sono basi migliori del ricordo dei servitori dello Stato che per lo Stato hanno sacrificato le proprie vite”, ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale e della commissione Toponomastica, Francesco Sicari, dopo aver ripercorso la vita professionale di Leonardi, in apertura della cerimonia che si è svolta presso l’istituto “Plana” di via Braccini, alla presenza di molti studenti e del dirigente scolastico Enrico Baccaglini che ha fatto gli onori di casa.
Per la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise, “intitolare un luogo del nostro a borgo a chi ha protetto nell’ombra la vita altrui, significa ricordare alla nostra comunità che siamo tutti debitori verso di lui e verso tutti coloro che, a costo della propria stessa vita, ci hanno garantito tutte le libertà democratiche di cui godiamo”.
Maria Grazia Leonardi, sorella di Oreste Leonardi, ringraziando i promotori dell’iniziativa, a partire dall’Associazione Europea Vittime del Terrorismo, ha ricordato come il fratello abbia vissuto i primi anni di vita in via Pollenzo, proprio a pochi passi dal giardino.
“Con questa intitolazione celebriamo uno dei nostri figli migliori, decorato di medaglia d’oro al valor civile”, ha sottolineato il generale di Brigata, Aldo Iacobelli, comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta. “Una cerimonia, ha affermato, che va oltre il valore della memoria perché la targa perpetuerà il suo esempio e il suo sacrificio per il bene comune”.
Prima dello scoprimento della targa presso il giardino, la sindaca Chiara Appendino ha ricordato come questa intitolazione ci faccia tornare ad una delle pagine più buie della nostra storia. “Quel passato, ha evidenziato, ci ricorda quanto può essere alto il prezzo da pagare per salvare una democrazia. Leonardi, come tutte le vittime del terrorismo non venne mai meno al proprio impegno. Dobbiamo raccogliere l’eredità di questi eroi, perché altre persone non debbano perdere la propria vita nello svolgimento del proprio dovere, come accaduto ancora nei giorni scorsi a Trieste”.
Federico D’Agostino