Il giardino di via Berrino angolo strada Lanzo, nel territorio della Circoscrizione 5, da questa mattina porta il nome di Maria Vanoli, tra le fondatrici del Partito Comunista torinese.
Il suo impegno come sindacalista (aveva partecipato attivamente agli scioperi del marzo 1943) come staffetta partigiana sono state ricordate dal consigliere Antonio Fornari che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale e della Sala Rossa.
Fornari ha evidenziato le battaglie di “Gina”, così era soprannominata Maria Vanoli, in difesa della libertà e della democrazia, valori tramandati anche ai giovani del quartiere, con i quali è entrata in contatto nel suo ruolo di educatrice ed animatrice.
Nicola Adduci, docente e ricercatore presso l’Istoreto e il centro di documentazione storica della Circoscrizione 5, ha sottolineato come l’intitolazione del giardino rappresenti un riconoscimento non solo a Maria Vanoli ma anche a tutte quelle donne che come lei, durante il periodo fascista e poi nel corso della Resistenza misero in gioco la propria vita “per fermare lutti e sofferenze, fame e terrore messe a sistema”.
Ricordi legati alla personale amicizia sono stati raccontati da Filiberto Rossi, ex consigliere comunale, nonché ex presidente della Circoscrizione 5 in un periodo durante il quale ebbe modo di collaborare con “Gina” Vanoli.
Prima dello scoprimento della targa, sulle note dell’inno nazionale, il saluto del segretario provinciale dell’Anpi, Luca Bolognesi e del presidente della Circoscrizione 5, Marco Novello che ha evidenziato come Gina Vanoli abbia rappresentato bene il secolo nel quale ha vissuto, lottando prima per i diritti anche in modo militare, e svolgendo, nel dopoguerra, attività in quel territorio come militante del Partito Comunista, per continuare ad affermare quegli stessi valori.
Federico D’Agostino