Interventi strutturati e mirati per contrastare la violenza economica contro le donne

Il 25 novembre 2024, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità (27 voti favorevoli su 27 consigliere e consiglieri presenti) una mozione (prima firmataria: Tiziana Ciampolini – Torino Domani) che propone interventi strutturati e mirati per contrastare la violenza economica contro le donne.

In particolare, la mozione impegna sindaco e Giunta Comunale ad avviare una campagna di sensibilizzazione di lungo periodo, in collaborazione con il Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne, la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, il mondo delle imprese, gli ordini professionali e il terzo settore, per aumentare la consapevolezza.

Inoltre, si richiede al Governo, tramite l’Anci, che i fondi destinati al “reddito di libertà” vengano incrementati e sia adottato il decreto di assegnazione delle risorse all’Inps destinate a tale misura.

La mozione propone altresì l’istituzione di un Tavolo inter-istituzionale per attivare un possibile sistema sanzionatorio contro coloro che vittimizzano le donne da un punto di vista economico, di attivare misure formative per le Forze dell’Ordine, al fine di rilevare e riconoscere le denunce che possono essere annoverate nella categoria della violenza economica, e misure incentivanti per coinvolgere le aziende pubbliche e private a pagare stipendi e salari solo sui conti correnti intestati esclusivamente alla lavoratrice, individuando misure di agevolazione per le imprese che assumono donne che hanno subito violenza, insieme a tutte le soluzioni possibili atte a ridurre in modo concreto la violenza economica.

Infine, il testo votato dalla Sala Rossa chiede a sindaco e Giunta Comunale di farsi parte attiva presso il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per intercettare risorse per formare le operatrici e gli operatori di Amministrazione, Forze dell’Ordine, magistratura, scuola e Terzo Settore per l’emersione, la presa in carico, la valutazione e la gestione dei casi di violenza economica contro le donne, inclusi quelli che riguardano le donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo.

Il documento – ha spiegato in aula la proponente Tiziana Ciampolini (Torino Domani) è frutto del lavoro portato avanti in Commissione Diritti e pari opportunità e punta a contrastare con azioni concrete una forma deliberata di controllo posta in essere dagli uomini, anche valorizzando le azioni e la grande cultura femminile presente in città.

Nel dibattito in Commissione, Emanuele Busconi (Sinistra Ecologica) ha ribadito l’importanza di parlare di tutte le violenze patriarcali, non soltanto di quelle fisiche.

Per Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) occorre lavorare insieme, in rete, per favorire l’indipendenza economica e prevenire il sovra-indebitamento.

Il reddito di libertà raggiunge ancora troppe poche donne: è necessario incrementarlo – ha aggiunto Lorenza Patriarca (PD).

Occorre intervenire anche sui fattori culturali, secondo Silvio Viale (+Europa – Radicali Italiani).

Il documento – ha rimarcato l’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli – si inserisce in un filone di lavoro già avviato dall’Amministrazione, in rete con gli enti che operano in città e la Regione Piemonte. Potrà essere utile – ha concluso – anche la mediazione dell’Anci.

Massimiliano Quirico