Quando un giovane atleta ha pronunciato il giuramento #specialolympics “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”, lo stadio Grande Torino era ormai un’esplosione di suoni e colori, a conclusone della cerimonia organizzata per aprire ufficialmente i XXXVII Giochi nazionali estivi Special Olympics. Prima del giuramento, nello stadio hanno sfilato le delegazioni regionali, Arisa ha cantato l’inno nazionale e una struggente versione di Imagine per rimarcare la necessità di un mondo in pace. Le autorità locali e nazionali hanno augurato il meglio ad #atlete ed #atleti e, soprattutto, è stato acceso il tripode con la torcia arrivata a Torino dopo un percorso che ha toccato 45 città italiane. Dentro lo #stadio c’erano i 3000 atleti, provenienti da tutta Italia, 520 tecnici e 420 delegati, 1300 accompagnatori e 1400 familiari. Da oggi e per una settimana, divisi in gironi omogenei in base al livello di abilità per garantire a tutti la possibilità di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, con lo slogan #TORniamoINcampO, saranno protagonisti di 20 discipline sportive che animeranno palazzetti, strutture e palestre di #Torino e della Città metropolitana di Torino.
Marcello Longhin