In Sala Rossa, questa mattina, ha preso il via il percorso formativo per un centinaio di giovani laureati e laureate, assunti dalla Città di Torino con un Contratto di Formazione Lavoro (CFL) a tempo determinato: ma l’obiettivo dell’amministrazione comunale è la loro stabilizzazione. Entrati in organico a fine dicembre, nell’ambito di un progetto finanziato dell’Unione Europea, i nuovi funzionari e funzionarie sono stati inseriti prioritariamente nei servizi comunali che, a vario titolo, saranno coinvolti nella gestione dei fondi PNRR ed europei.
A dar loro un benvenuto non formale, unitamente ad alcune indicazioni sull’articolazione di quella che viene abitualmente definita “la macchina comunale”, è stata la vicesindaca Michela Favaro, affiancata dai direttori Enrico Donotti e Flavio Roux.
Il percorso formativo durerà 130 ore, e costituisce un progetto pilota da replicare in futuro in occasione di nuove immissioni di risorse umane. Si tratterà di un training trasversale rispetto alle destinazioni specifiche dei singoli funzionari e funzionari, è stato spiegato in aula, poiché il Comune è un ente complesso e con funzioni estremamente articolate. I cento giovani che si stanno inserendo nelle strutture amministrative del Comune rappresentano, data la loro età, una folata di aria nuova in un contesto che vede l’età media dei dipendenti aggirarsi intorno ai 56 anni, con punte fino a 59 in settori delicati come i servizi anagrafici.
Gli organici in forza al Comune, i quali una trentina di anni fa erano quasi 17000, sono oggi costituiti da 7432 persone, che con i pensionamenti potrebbero ulteriormente scendere sotto quota settemila. Di questi, i dirigenti sono 90 (dei quali cinque a contratto) e i quadri in posizione organizzativa circa cinquecento.
Claudio Raffaelli