L’assessore allo sport Roberto Finardi ha risposto, questo pomeriggio in Sala Rossa, ad una interpellanza generale sulla struttura di Villa Glicini di viale Ceppi, all’interno del Parco del Valentino, per anni sede del Club scherma Torino. Nella sua risposta, Roberto Finardi ha ripercorso le ultime vicende inerenti la questione della concessione precisando che la Città ha sempre tutelato i suoi interessi e come le sentenze ottenute finora, abbiano dimostrato la correttezza dei procedimenti messi in atto. Finardi ha anche ricordato come, nel tentativo di salvaguardare gli interessi di lavoratori e utenti che utilizzano l’impianto, la Città abbia provato a ricomporre ancora una volta la questione dichiarando la propria disponibilità a permettere l’utilizzo della struttura fino al 31 luglio prossimo, a fronte dell’impegno di restituire l’impianto entro quella data, evitando ulteriori contenziosi. La risposta arrivata dal vecchio concessionario chiedendo lo spostamento di quella data al 31 ottobre, ha di fatto reso vano questo tentativo. La Città non può accettare ulteriori spostamenti, dovendo procedere all’espletamento della procedura per il nuovo bando di gara che ha avuto inizio il 24 maggio scorso con l’approvazione in Consiglio comunale della deliberazione per l’esternalizzazione dell’impianto. Nel frattempo, ha concluso l’assessore, la Città non ha avviato alcun progetto di collaborazione con enti o associazioni per la gestione futura della struttura. In questo senso la procedura ad evidenza pubblica garantisce la necessaria trasparenza. E, infine, non si tratta di uno sfratto ma dell’applicazione puntuale della normativa in osservanza di una sentenza del Consiglio di Stato e presto procederemo alla pubblicazione del nuovo bando. Nella replica, la prima firmataria dell’interpellanza generale, Maria Grazia Grippo (PD), ha posto l’accento sulla scelta dell’assessore di porre l’accento sulle vicende giudiziarie, peraltro già concluse, invece che affrontare il tema delle scelte politiche per tutelare lavoratori e frequentatori dell’impianto. Per la consigliera nessun pronunciamento di tribunale può assolvere l’assessore dalla sua incapacità politica. E non c’è alcun segreto istruttorio su questioni sulle quali chiediamo di fare luce da settimane. Domande, insiste Grippo, che abbiamo posto all’assessore ben prima che decidesse di portare al voto la deliberazione per l’esternalizzazione dell’impianto, lunedì scorso. E non c’è ancora una data precisa per il bando di gara. Servivano elementi di maggiore certezza, non nell’interesse dell’attuale concessionario o del suo successore, quanto nell’interesse di tutti coloro che hanno potuto negli anni apprezzare le attività del Club scherma Torino. Ha concluso la serie degli interventi il consigliere Marco Chessa (M5S) che ha sottolineato come l’Amministrazione stia gestendo a questione nel massimo rispetto delle regole, delle sentenze e delle procedure ad evidenza pubblica. La scherma rimane una priorità, così come l’attenzione ai lavoratori e agli utenti dell’impianto. Tutto questo nonostante un clima che, parole del consigliere, definire complicato è un eufemismo.
Marcello Longhin