L’assessora Gianna Pentenero ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, alla richiesta di comunicazioni, da parte dei gruppi consiliari di Torino Bellissima, Fratelli d’Italia e Torino Libero Pensiero, in merito all’occupazione, da parte del comitato EsseNon e del centro sociale Gabrio, della caserma Lamarmora e dell’area antistante ex Nebiolo.
L’Assessora ha evidenziato come le aree occupate siano già state affidate ai proprietari, mentre la Città, attraverso il settore Patrimonio, ha messo in sicurezza il magazzino di sua proprietà.
Pentenero ha ricordato come i proprietari e il comitato stesso abbiano effettuato un confronto sul progetto con l’assessorato all’Urbanistica, attraverso il quale alcune proposte avanzate dal comitato stesso sono stati accolte. La motivazione con la quale è avvenuta l’occupazione sabato è nuova rispetto a quella di un anno fa, poiché sia l’area verde sia lo spostamento della strada hanno trovato soluzione nel nuovo progetto.
Dopo l’intervento dell’Assessora, si è sviluppato il dibattito.
Per Enzo Liardo (Fd’I) siamo arrivati al paradosso. Questa città è prigioniera di continue rivendicazioni. Torino come può essere appetibile verso possibili investitori. Fanalino di coda nello sviluppo al nord, per Liardo, continuiamo a rincorrere questi gruppi che non si capisce bene cosa vogliano.
Giuseppe Iannò (Torino Libero pensiero) si chiede che programmi abbiano l’Amministrazione e il tavolo della sicurezza. Forze di estrema sinistra che continuano a vandalizzare la città e nessuno fa nulla per fermarle. Askatasuna, il Gabrio, vanno contenuti, non hanno nulla a che vedere con la protesta contro l’Esselunga. Ostacolano le azioni forti realizzate per il bene di questa città.
Il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ricorda di avere chiesto più volte il ripristino della legalità in quella zona. Sgombero del Gabrio e realizzazione del Centro congressi sull’area ex Westinghouse. Non è bastato a luglio salvare Comala per il Comitato Essenon che non riconosce l’autorità delle istituzioni e pensa di farsi giustizia da solo. Non hanno ottenuto quello che volevano, hanno occupato. Per Firrao una situazione insostenibile: più gli si lascia spazio, più se ne prendono.
Al netto della considerazione che questa città non abbia bisogno di nuovi centri commerciali, il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca ricorda che ci sono due modi per protestare, fare sentire la propria voce per salvaguardare il territorio. Uno è quello del Comitato per il Parco del Meisino, pacifico, che dialoga con le istituzioni, trova un progetto alternativo, lo presenta per discuterlo. Poi c’è il modo di un comitato che in maniera abusiva, illegale, occupa uno spazio che non gli compete, commettendo dei reati. Ricca invita a soffermarsi sulle differenze azioni: una pacifica e intelligente, l’altra commettendo dei reati. Il sindaco dovrebbe prendere una posizione chiara, chiedendo immediatamente lo sgombero.
Per Nadia Conticelli (PD) il tema pone diverse questioni che per comodità politica vengono sovrapposte. Ribadisce che l’occupazione è un reato e gli immobili occupati vanno sgomberati. Ma la Sala Rossa può esprimere un giudizio politico, fare partire un appello, l’ordine pubblico dipende da altri. E il problema dell’ordine pubblico non deve mettere in ombra l’altra importante questione riguardante la possibilità di rivedere il progetto, salvaguardando il verde e lo spazio di protagonismo giovanile sviluppato in quell’area e oggi piuttosto frequentato.
Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) evidenzia come il problema risieda in un’area abbandonata da decenni, e come dopo dieci anni ancora non sia stata avviata progettazione, con dubbi su utilità del supermercato. Qui, sottolinea, c’è un tema che non si può legare al tema di reato poiché non si può far finta di non sentire chi pone questioni sull’area.
Giovanni Crosetto (FD’I) ritiene di aver sentito tutto e contrario di tutto. Considera non chiara la linea di maggioranza mentre le occupazioni abusive vanno condannate. Le posizioni sfumate non sono funzionali a rendere Torino attrattiva.
Secondo Paola Ambrogio (FD’I) sono gravi le parole di Pentenero visto che la Giunta ha dovuto scendere a patti con chi oggi occupa, mentre non è chiara la posizione di sindaco e Giunta visto che parte della maggioranza non ritiene occupazioni fatto grave. La consigliera, al contrario, rivendica di essere fiera per aver firmato il disegno di legge che prevede il carcere per le occupazioni abusive.
Secondo Sara Diena (Sinistra ecologista) bisogna riflettere sul fatto che molte persone stanno mettendo a rischio fedina penale per far sentire propria voce
Per Silvio Viale l’occupazione è forma di lotta per chi pensa di bloccare l’operazione. Ritiene che sia possibile sacrificare un pezzo di parco nell’interesse della città e che quando partirà il cantiere si sgombererà, operazione che la Città sosterrà con fermezza.
Nella replica conclusiva, l’assessora Pentenero ribadisce di non avere mai dichiarato che si voglia in qualche modo giustificare l’occupazione. Ma che sia invece competenza delle autorità competenti. E aspettare che vengano fornite indicazioni in merito, non vuole dire avere scarsa attenzione verso le occupazioni. Ogni episodio va contestualizzato. Quest’area è già stata assegnata ed esiste un progetto con una sua definizione, ma se i tempi dell’Urbanistica non si sono ancora completati è per dare prima risposte ai cittadini, non solo quelli riuniti in comitato. Se prendiamo l’atto in sé, viola la legge, è illegittimo. Ma per Pentenero si deve valutare la situazione nella sua complessità e mettere in campo una progettualità condivisa.
F.D’A. – M.L.