Celebrato, questa mattina in piazza San Carlo, l’anniversario della strage di Torino del #1864 in cui morirono 52 persone e altre 187 rimasero ferite sotto i colpi delle armi da fuoco degli allievi Carabinieri che presidiavano la piazza. Alla celebrazione erano presenti autorità civili e militari, il Gonfalone della città di Torino e, in rappresentanza della Città, la vicepresidente del Consiglio comunale Viviana Ferrero. Giova ricordare come, causa scatenante dell’eccidio, furono le proteste per il trasferimento della capitale dal capoluogo piemontese a Firenze. Come ricordano i libri di storia, nel giugno del 1864, il Regno d’Italia e la Francia raggiunsero un accordo che contemplava il ritiro delle truppe francesi dallo Stato Pontificio a fronte della garanzia di rinunciare alla conquista di Roma. Per garantire il patto, Minghetti propose lo spostamento della capitale del Regno d’Italia da Torino ad altra città, Firenze. Il patto venne ratificato ufficialmente il 15 settembre 1864 ma, su richiesta di Vittorio Emanuele II, venne tenuta segreta la parte riguardante il trasferimento della sede del governo. Nei giorni successivi la ratifica del patto, i giornali cominciarono a riportare anche la notizia dello spostamento della capitale. Nel pomeriggio del 21 settembre, i primi scontri in piazza Castello, davanti la sede del ministero dell’interno, costarono la vita a 15 persone. La sera successiva, nuove proteste, questa volta in piazza San Carlo, e nuovo bagno di sangue.
Marcello Longhin