A seguito della manifestazione di interesse lanciata dal Comune di Torino nel 2018 e chiusa dopo un anno, il 14 ottobre 2019, sono in arrivo sul suolo pubblico della città centinaia di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Lo hanno spiegato gli Uffici della Città di Torino nella seduta del 10 ottobre 2022 delle Commissioni Prima e Sesta, presieduta da Claudio Cerrato (PD).
Sono cinque le aziende che hanno aderito alla manifestazione di interesse: Recharge (approvate 108 colonnine), Iren Mercato (35), Enel (99), Enermia (5), Duferco (10).
Si sono già tenuti 47 tavoli tecnici per esaminare oltre 600 progetti, che possono presentare problematiche con i sottoservizi di Smat, Italgas e Ireti e per l’approvvigionamento di energia.
Il bando prevede un vincolo di una distanza di almeno 250 metri tra una colonnina e l’altra, di non ridurre gli spazi per i pedoni e di garantire l’accessibilità alle persone con disabilità motoria.
Ci sono inoltre circa 400 colonnine di Leasys (già di BlueTorino) utilizzabili anche dai privati – ha spiegato l’ingegner Bertasio del Comune di Torino.
Nel dibattito in Commissione, la consigliera Tea Castiglione (M5S) ha lamentato la scarsa presenza di colonnine nei quartieri periferici e che molte persone sono ancora in attesa di ricevere risposta dagli Uffici comunali per installare colonnine private.
Preoccupazioni condivise anche da Claudio Cerrato (PD), Tony Ledda (PD) e Silvio Viale (Lista Civica per Torino), che temono che le stazioni di ricarica saranno insufficienti a coprire il fabbisogno complessivo.
Angelo Catanzaro (PD) ha chiesto di favorire anche la ricarica di scooter e carrozzine elettrici.
Occorre promuovere rapidamente l’installazione di colonnine nelle zone periferiche, dove non arriva neanche il car sharing – ha affermato Nadia Conticelli (PD).
Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha proposto incentivi per insediare stazioni di ricarica nelle periferie.
Massimiliano Quirico