Un focus su 35 anni di missioni umanitarie civili e militari, in buona sostanza il lavoro della sanità militare italiana nelle emergenze operative dal 1982 al 2017, è stato al centro di un’iniziativa dell’Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino.
Ospiti a Villa Raby, il pregevole edifico in stile liberty di corso Francia sede dell’ordine, sabato 14 ottobre esponenti a vario titolo delle forze armate (medici chirurghi, responsabili di reparti sanitari, esperti e addetti ai lavori) hanno affrontato il tema del “valore della vita, un impegno worldwide, una sfida alla complessità, la conferma di una tradizione”, per dirla con il titolo del convegno introdotto dal presidente dell’Ordine dei medici torinesi, Guido Giustetto.
Molte le iniziative collaterali: una tenda dell’esercito allestita nel cortile della villa è stata sede di una mostra fotografica dedicata alle operazioni sanitarie militari; le Poste italiane hanno emesso un annullo speciale filatelico con un apposito spazio dedicato; una vetrina con i prodotti dell’officina farmaceutica dell’Esercito ha accolto i partecipanti.
L’iniziativa è stata organizzata dal comando sanità e veterinaria dell’Esercito italiano e dall’Ordine provinciale dei medici, e ha ricevuto il Patrocinio dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte. Per conto dell’Amministrazione comunale, è intervenuta la consigliera comunale Chiara Giacosa, capogruppo del Movimento 5 stelle a Palazzo civico, portando un saluto ai partecipanti al congresso.
Giacosa ha ricordato il ruolo della nostra città: “Torino e il Piemonte sono luoghi di lunga tradizione militare, che affondano le radici nella prima capitale d’Italia e della formazione dei primi corpi dell’esercito, così come dei primi reparti della sanità militare.
La Città e grata e orgogliosa di tutti quegli uomini dei reparti sanitari in divisa operanti nelle aree di guerra delle diverse zone di crisi nel mondo, impegnati in azioni umanitarie, nella salvaguardia dei diritti umani e nel portare conforto con generi di prima necessità e medicinali”.
Roberto Tartara