In apertura del Consiglio comunale, il sindaco Stefano Lo Russo ha preso la parola in merito ai tragici avvenimenti tuttora in corso fra Israele e la striscia di Gaza. In primo luogo, il primo cittadino ha espresso un profondo senso di vicinanza ai parenti e amici delle vittime dell’attacco di Hamas, sottolineando come vi siano dei momenti nei quali occorre essere tutti uniti al di là delle diverse analisi politiche sulla ragioni profonde di quanto avvenuto, esprimendo in senso netto la scelta di campo rispetto un’azione di criminalità terroristica. Le centinaia di innocenti trucidati, ha proseguito il sindaco, devono far reagire Torino in un unico modo, esprimendo la totale e piena vicinanza alle vittime di questa azione.
La seconda preoccupazione, per il sindaco Lo Russo, è che il conflitto possa estendersi ad altre situazioni, per cui ha chiesto al governo italiano di agire presso le organizzazioni internazionali affinché si interrompa quanto prima l’escalation di violenza e rappresaglia inevitabilmente innescato da questa azione terroristica di Hamas, per evitare nuove vittime innocenti che nulla c’entrano con le ragioni politiche, se così si possono chiamare, alla base di questa situazione.
Il sindaco ha poi spiegato di aver personalmente contattato il rabbino capo e il presidente della Comunità ebraica torinese, Ariel Finzi e Dario Disegni, nonché sindaco e rettore dell’università di Tel Aviv esprimendo la vicinanza della Città. Lo Russo ha quindi annunciato che, in analogia con quanto attuato da altre città del mondo, dopo aver spento anticipatamente le luci della Mole ieri sera, oggi la Mole stessa verrà illuminata di bianco e azzurro, i colori della bandiera di Israele, così come i ponti torinesi. Gesti non risolutivi ma doverosi, per esprimere la condanna di un’azione che, per l’efferatezza del suo sviluppo, ha coinvolto centinaia di civili inermi, come già avvenne al Bataclan di Parigi e prima ancora alle Torri Gemelle di New York.
Ci sono momenti, ha specificato Lo Russo, nei quali ci si può solo schierare a fianco delle persone colpite, anche se questo non significa semplificare il conflitto: ha quindi auspicato che le forze politiche, tutte, evitino ogni strumentalizzazione della tragedia. Perché tutti coloro che hanno avuto il privilegio di visitare quei luoghi, ha evidenziato il primo cittadino, sanno quale sia il livello di complessità e di assoluta difficoltà di individuare responsabili e responsabilità in maniera così netta e chiara, come invece sembra apparire nel dibattito nel nostro Paese. Per il sindaco si tratta di un elemento molto delicato e non è questo il momento di dividersi, ce ne saranno altri. Ponti e Mole saranno illuminati di bianco e azzurro, ha concluso il sindaco, anche in segno di solidarietà con la comunità ebraica torinese, solidarietà che è convinto sia condivisa da tutte le forze politiche rappresentate in Sala Rossa.
La comunicazione del sindaco, che era stata richiesta dai gruppi consiliari dell’opposizione di centrodestra, era stata preceduta da un silenzioso omaggio alla memoria delle vittime effettuato da tutti i consiglieri e consigliere, alzatisi in piedi su invito della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, che aveva citato il Papa, che ha auspicato la pace in Israele e Palestina, così come il Capo dello stato, il quale ha sottolineato come l’attacco abbia allontanato la prospettiva di una pace duratura fra Israeliani e palestinesi.
(Claudio Raffaelli)