Il rilancio del Museo diffuso della Resistenza

Rifugio antiaereo di piazza del Risorgimento, uno dei luoghi del Muuseo Diffuso della Resistenza (foto Redazione web Comuna di Torino)

La salvaguardia del Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino non è mai stata messa in discussione. Così si è espressa l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, intervenendo nel corso della riunione congiunta delle commissioni Lavoro Cultura e Bilancio, riunite sotto la presidenza di Pierino Crema. Obiettivo dell’incontro, la verifica di due atti di indirizzo del Consiglio Comunale, approvati alcuni mesi fa, volti a garantire sostegno mantenimento e autonomia del museo stesso, con la sua valorizzazione e quella del Polo del ‘900.

Alle parole dell’assessora hanno fatto eco quello del presidente dell’ente culturale, Daniele Jallà, che ha confermato come la Città abbia messo a disposizione ulteriori 40 mila euro (cifra che sarà inserita nel bilancio in approvazione a dicembre) facendo salire il contributo a 122 mila euro ma come ora si attenda anche un intervento dalla Regione. Il contributo regionale è attualmente metà di quello del Comune mentre, negli anni scorsi, aveva avuto un andamento altalenante arrivando fino alla cifra di 100 mila euro. Un contributo utile a consolidare la struttura finanziaria del museo, dopo un 2023 chiuso con un disavanzo di circa 60 mila euro. Jallà, che ha ricordato come l’attuale Consiglio di Amministrazione si sia insediato a febbraio 2024, ha osservato come, nel bilancio, siano inseriti solo i costi di funzionamento ordinario del Museo, con l’impegno a reperire in modo autonomo le risorse per le attività attraverso la partecipazione a bandi, la ricerca di contributi privati, le sponsorizzazioni, le convenzioni con altri enti pubblici, il crow-funding. Il 13 settembre sarà nominato il Comitato scientifico che approverà anche il bando per la figura di direttore.

Rispetto ai programmi del Museo, per questo mandato di gestione, Jallà ha evidenziato l’ampliamento quantitativo ed estensione territoriale dei luoghi di memoria (passando da 20 a 40), l’istituzione del “Registro della memoria”, l’arricchimento del percorso Torino 1938 – 1948, oltre al rinnovamento del sito web e programmando le iniziative per l’80° anniversario della Liberazione.

Federico D’Agostino