Invitati dal presidente Fabio Versaci, Massimo Rosa, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl T04 ed esperto regionale nell’ambito di un Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale istituito dal Ministro della Salute, e Giorgio Gallino, direttore responsabile della Rete Ospedale territorio Psichiatria sud-est, sono intervenuti questa mattina in Quarta commissione per fare il punto sulla situazione del reparto di psichiatria dell’Ospedale Mauriziano. Chiuso nel periodo di massima allerta per l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, il reparto non è ancora stato riaperto, e non si prevede una sua imminente riapertura. Tutti vorremmo il reparto del Mauriziano operativo, ha affermato Massimo Rosa, che segnala però, quale problema principale da superare e che in Piemonte ha toccato anche gli ospedali di Alessandria e Casale, la mancanza di personale sanitario, medici e infermieri. Un problema che ha radici lontane e non è solo di quantità: il personale oltre ad essere poco, è di età media piuttosto avanzata (età media 57 anni). Nei prossimi anni i vuoti da colmare saranno ancora maggiori e i concorsi fatti o in corso non sono sufficienti a soddisfare le necessità di personale necessario a mantenere operativi i reparti di psichiatria di molti ospedali. Rosa ha però inquadrato il problema anche in un contesto più ampio: “Dobbiamo decidere se il territorio è ancora in grado di intervenire sulla salute mentale o abbiamo deciso di essere solamente un pronto soccorso psichiatrico. I posti letto mancano ma non sono il problema maggiore, servono invece programmazione e progetti di salute mentale sul territorio per evitare l’ingresso in ospedale”. E’ invece entrato nel dettaglio dei numeri Giorgio Gallino, precisando che, con quelli del Mauriziano, negli ospedali torinesi erano disponibili, nei reparti di psichiatria, 76 posti letto su una novantina di quelli previsti (uno ogni diecimila abitanti). Oggi i posti letto disponibili sono 58. Nel 2019 al Mauriziano erano state ricoverate 295 persone, per 5.500 giornate complessive di degenza. Sempre Gallino: “E’ mia opinione che ci fosse la necessità di quei ricoveri e ce ne sarebbe bisogno anche in questo 2020. La chiusura emergenziale del reparto del Mauriziano oggi si potrebbe superare anche perché l’Ospedale sta utilizzando quegli spazi come day hospital. E in tutto questo non c’è stata alcuna programmazione: per immaginare modelli organizzativi diversi, serve una riflessione approfondita. Il reparto di psichiatria del Mauriziano è una risorsa necessaria e andrebbe riaperto”.
Marcello Longhin