Dal 1° luglio è attivo il piano emergenza caldo del Comune, un servizio che la nostra Città offre d’estate ai cittadini sin dal 2004; è attivo per tre mesi fino al 30 settembre. Per comprendere l’operato dei vari soggetti coinvolti la IV Commissione presieduta da Vincenzo Camarda ha ascoltato i tecnici dei Servizi sociali della Città, l’Asl e la Protezione civile. Sono segnalate molte telefonate al numero verde del Servizio Aiuto Anziani nato per recepire le esigenze di tutti gli ultrasessantacinquenni; risponde ai numeri 011.01133333 e 011.8123131 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle 9 alle 17 (dopo quell’orario e il sabato e la domenica è il centralino della Polizia municipale a rispondere). E qui entra in gioco il ruolo delle associazioni di volontariato del Terzo Settore in grado di offrire una gamma di aiuti svariati: ad alcuni è offerto l’accompagnamento a visite mediche, ad altri è offerta compagnia a domicilio, a volte si tratta di piccole commissioni come il ritiro della pensione. Gli operatori talvolta ascoltano soltanto, in altri casi consigliano, forniscano informazioni pratiche.
Su segnalazione dei medici di base i Servizi sociali hanno invece un elenco di circa un migliaio di anziani fragili per i quali la Città ha stanziato una spesa potenziale fino a un massimo di 530 euro mensili per interventi di assistenza domiciliare che vanno dall’assistente famigliare al telesoccorso su telefono fisso. È un servizio ritagliato su misura per ciascun caso. Un primo risultato di questi primi venti giorni è il numero raddoppiato dei progetti ad hoc rivolti agli anziani più fragili; dai quaranta dello scorso anno si è passati agli 86 di quest’anno, molti dei quali vivono a Mirafiori e nella zona sud ovest della Città.
Ricordiamo che in situazioni climatiche proibitive come quelle delle ultime ore l’Asl consiglia a chi resta in città di evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. Sempre valido poi il consiglio di evitare di uscire tra le 11 e le 17, le ore più afose della giornata caratterizzate dai livelli più elevati di ozono, e ancora di usare tende, chiudere le imposte, limitare l’uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa. Desta preoccupazione – ha commentato Camarda – la situazione dei centri per anziani della Città che spesso sono poco frequentati e stanno andando verso una radicale diminuzione.
(Roberto Tartara)