Arrivato alla fine del suo mandato, che quasi coincide con il termine di quello del Consiglio comunale eletto nel 2016, il Disability manager della Città di Torino, Franco Lepore, ha incontrato i consiglieri e consigliere per il consueto rapporto di attività semestrale, in occasione di una riunione delle commissioni Servizi sociali, Pari opportunità e Urbanistica presieduta da Fabio Versaci.
Un rapporto che inevitabilmente si è esteso ad un più generale bilancio. Lepore è partito da un riepilogo delle azioni intraprese tra il gennaio e il giugno di quest’anno, ultimo semestre del suo incarico. Un che lui ha inteso svolgere, come ha precisato, “non per favorire i disabili ma semplicemente per contribuire ad offrire loro le stesse opportunità di accedere ai servizi comunali – ed alla città nel suo complesso – che hanno tutti i cittadini”. Il Disability Manager nell’ultima parte del suo mandato si è occupato, per i temi di propria competenza, di dossier come il nuovo regolamento edilizio, l’accessibilità a strutture come la stazione Bengasi della metro 1 oppure l’ex stazione ferroviaria di Porta Susa destinata a nuovo utilizzo, o ancora i siti delle ATP Finals. Altri tema di lavoro, la sottotitolazione per non udenti delle trasmissioni in diretta delle sedute consiliari, in corso di valutazione, o i percorsi per disabili visivi o motori nell’area prospiciente il Campus Einaudi. Anche Green Pea ha voluto avvalersi dei i suggerimenti del Disability manager comunale, così come il Museo della Juventus e quello della Lavazza. Si tratta di strutture nuove e quindi in regola rispetto alla disabilità motoria, ma che stanno sviluppando un’ulteriore attenzione verso la disabilità sensoriale e la relativa interattività. Buona la collaborazione dell’ufficio di Lepore con le analoghe strutture di ATC, GTT e di altre municipalità italiane.
Il bilancio complessivo presenta ovviamente dei chiaroscuri. Se i corsi di formazione per i dipendenti del Comune sulla “gestione delle disabilità” sono stati un successo, con circa 250 p, su un terreno delicato come quello dell’attuazione del PEBA, piano di eliminazione barriere architettoniche, Lepore ha tratteggiato in giudizio non positivo, a partire dalla mancanza di risorse finanziarie e umane adeguate alle necessità. Il documento di linee guida della Città ha ora una bozza quasi definitiva, ha aggiunto il Disability Manager, però mancano ancora i contributi di alcuni settori comunali. Altri punti dolente sottolineato da Lepore, l’attuazione al solo 10% circa del piano che prevedeva l’assunzione da parte del Comune di 75 persone con disabilità. Soddisfazione, invece, sul tema della gratuità del parcheggio su strisce blu per le persone disabili.
Diversi consiglieri e consigliere (Tisi, Artesio, Tresso, Ferrero) si sono poi espressi positivamente sulle attività sviluppate dal Disability Manager, con qualche annotazione negativa sul ritardo con il quale era stato nominato, sulla non sempre sufficiente attenzione alle sue istanze e indicazioni da parte della “macchina comunale” ed infine sul fatto che ancora non si sia provveduto ad assegnare il nuovo incarico dopo la scadenza del mandato che era stato conferito a Lepore. L’assessora Lapietra ha voluto sottolineare come Torino sia stata la prima città a dotarsi formalmente di un Disability Manager, con buoni esiti e stretta collaborazione.
Claudio Raffaelli-